William e Michael non riescono a trovare casa a Milano: “Non ci vogliono perché siamo gay”. Dichiarazione che fa il giro del web: la loro storia
Il problema della discriminazione di genere o legata all’orientamento sessuale di un individuo è una questione estremamente delicata e complessa. Può manifestarsi in molti modi, come in questo caso precludendo ad una coppia omosessuale la possibilità di affittare casa. Ad oggi, nel 2023, in Italia, è ancora un fenomeno molto radicato nella società e le conseguenze non possono che essere negative per coloro i quali ne sono vittime.
Per poter pensare di affrontare il problema della discriminazione, occorre sempre affermare con urgenza l’uguaglianza tra gli individui. Oggi vogliamo raccontarvi la storia di due ragazzi, William e Michael, coppia solida che non riesce ad affittare una casa a Milano perché omosessuale. Questa la denuncia che i due hanno condiviso sui propri canali social. “Non andiamo bene… siamo GAY”: ecco la motivazione fornita davanti al rifiuto.
Come si accennava in precedenza, oggi vogliamo raccontarvi di quanto accaduto a Michael e William: coppia dal 2017, cercano di affittare una casa a Milano e dopo innumerevoli tentativi riescono ad imbattersi nell’appartamento dei loro sogni. È proprio ciò che vogliono, ciò che stanno desiderando da tanti anni. Finalmente riescono ad adocchiare la casa che aspettavano: immediata la proposta. Attendono invano una risposta da parte dei proprietari che inizialmente sembravano entusiasti.
Dopo qualche giorno, però, arriva la doccia fredda: non possono prendere in affitto la casa perché omosessuali. I ragazzi scelgono di condividere la loro esperienza sui social, raccontando di essersi innamorati di un bilocale in zona Washington: apparentemente nessun intoppo, visto e considerato che l’aspetto economico era perfettamente in linea sia per la coppia, sia per quanto riguarda i proprietari. Di conseguenza anche l’agente immobiliare aveva dato loro ottime speranze e ci si aspettava che tutto filasse liscio.
A dare l’esito negativo alla giovane coppia è stata la madre di Michael la quale, in lacrime, aveva chiamato il figlio e il compagno profondamente amareggiata. Il motivo del rifiuto è legato alla loro omosessualità. Ancora una volta i due si sono sentiti sbagliati e proprio per questo motivo hanno scelto di raccontare quanto accaduto non solo sui loro social, ma anche ai giornali. Non ci sarebbe stato motivo, ma hanno voluto specificare di essere lavoratori onesti, che pagano le tasse come tutti i cittadini.
Ragion per cui l’orientamento sessuale non dovrebbe essere una discriminante nella vita pubblica di ogni individuo.