Vorresti visitare la capitale del Medioevo? Si trova nelle Marche ed ha un fascino senza tempo. Tutti i dettagli da non perdere
Ebbene sì, in Italia è presente un borgo che può essere considerato come la capitale del Medioevo. La sua è una storia molto particolare e per raccontarla occorre fare un passo indietro nel tempo e tornare all’epoca di Dante Alighieri e all’amore di Paolo e Francesca. Paolo Malatesta e Francesca da Rimini erano due amanti e secondo quanto narrato dal Sommo Poeta si innamorarono durante la lettura del romanzo di Lancillotto e di Ginevra.
Dante li colloca nel V canto dell’inferno (nei lussuriosi) ed è proprio in questo borgo piccolo, ma suggestivo che ricordare la loro storia. Di conseguenza, se ti appassionano queste storie, questa è la vacanza che fa per te! Non puoi perderti le Marche e in particolar modo il Comune di Gradara. Oggi, dunque, vogliamo raccontarvi qualcosa di più delle sue origini e delle sue tradizioni: fu teatro di scontri medievali e di duelli tra il papato e le casate marchigiane e romagnole.
Come si stava accennando in precedenza, la storia di Gradara ha origini davvero molto lontane e dobbiamo tornare dunque ad alcune delle famiglie più importanti dell’epoca come i Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere. Luogo estremamente ricco di memoria, di emozioni e di attrazioni da non perdere, come ad esempio il suo castello con annessa passeggiata sulle mura, così come l’elegante cortile che porta direttamente al ponte levatoio.
Iniziamo immediatamente a parlare della Rocca che stata costruita nel XII secolo per volere di Pietro e Ridolfi di Grifo, ma non siamo a conoscenza del nome dell’architetto che la progettò. Si staglia in alto e guarda tutto il borgo di Gradara che, come accennato in precedenza fa da sfondo alla tragedia di Paolo e Francesca. Successivamente ha visto l’arrivo della potente Lucrezia Borgia che divenne la seconda moglie di Giovanni Sforza e fu sempre descritta come una donna sfrenata e lussuriosa.
Dopo i potenti Borgia fu il momento della famiglia Della Rovere e da quel momento in poi il famoso castello venne gestito dal Papato. Fu solo nel 1877 che divenne proprietà del Comune e nel 1920 venne acquistato dall’ingegnere Umberto Zanvittori che gli diede nuovamente lustro. Oggi continua ad essere una delle strutture medievali meglio conservate a livello nazionale, dominando solitario tutta l’intera vallata.
Visitare Gradara significa anche perdersi nei suoi viottoli, nelle botteghe artigiane che lavorano in maniera straordinaria la ceramica e la maiolica. Insomma, una meta ideale per il tuo weekend fuori porta.