E’ arrivata ad un punto di svolta l’indagine che ha permesso di identificare l’uomo. La vicenda accaduta nel milanese risale allo scorso dicembre, ma le prove hanno portato a convalidare il fermo.
Era il 23 dicembre 2022 quando una donna stava facendo jogging da sola nelle campagne della sua zona. Locate di Triulzi, comune della città di Milano, è stata teatro di violenza da parte di un uomo, ora identificato come un africano nordafricano. La ricostruzione dell’accaduto e le indagini incrociate da parte della Procura di Lodi e dei carabinieri di San Donato Milanese hanno permesso così di individuare l’uomo, che risulta irregolare sul territorio italiano.
Tutti gli indizi necessari a carico dell’uomo hanno permesso di ricostruire il quadro di colpevolezza. Questo è bastato ai pm di Lodi per disporre della convalida del fermo, eseguito a San Donato Milanese. Pertanto, avvenuto nella zona di competenza della Procura di Milano, è ora quest’ultima ad occuparsi del caso continuando l’inchiesta. Gli atti ottenuti verranno trasmessi alla Procura di Lodi, ma per ora l’indagine prosegue.
La violenza e la dinamica: le prove a carico dell’aggressore
Zona località Cascina Nesporedo, è questo il luogo preciso dove la donna stava facendo jogging da sola. La ricostruzione dei fatti, avvenuta attraverso le indagini, hanno chiarito la dinamica dell’accaduto. Mentre la donna stava facendo attività fisica, l’uomo ora identificato come nordafricano, la aggredisce alle spalle tappandole la bocca e la trascina nelle boscaglie limitrofe.
La donna non ha potuto chiedere aiuto, visto che l’aggressore le ha impedito di urlare con una pellicola davanti alla bocca, ed è stata violentata. Attraverso questi indizi e le prove a carico dell’aggressore, dopo mesi le indagini sono così riuscite a venire a capo della vicenda. Infatti, è stato proprio l’acquisto della pellicola a tradire l’uomo e a permettere ai carabinieri di San Donato milanese di riuscire ad individuare l’aggressore.
La ricostruzione dell’aggressione e della violenza è stata effettuata attraverso i primi rilievi eseguiti dai carabinieri, i quali sul luogo dell’accaduto hanno identificato la zona esatta dello stupro. L’uomo nordafricano è stato in realtà incastrato da uno scontrino. Infatti, sul punto esatto in cui la donna è stata costretta a subire un rapporto sessuale, i carabinieri hanno trovato uno scontrino di un supermercato vicino che riportava l’acquisto della piccola nello stesso giorno in cui la donna è stata aggredita e violentata.
Analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza del supermercato, l’aggressore è stato così identificato. Avvenuta la convalida di fermo da parte del gip, l’uomo è ora in carcere.