Operazione da record ad un trentaseienne in Veneto, i medici lo operano all’intestino per un tumore, l’uomo sembrava essere spacciato.
Un uomo di 36 anni, era in condizioni molto critiche e per alcuni era considerato ormai spacciato. La diagnosi era tumore all’intestino, e si erano generate già diverse masse che ostruivano la zona del peritoneo. Il fatto è accaduto a marzo ma è stato reso noto solo di recente, tutto era iniziato quando il trentaseienne si era recato all’Istituto oncologico del Veneto in gravi condizioni di salute. Purtroppo le masse tumorali si erano estese molto arrivando a coinvolgere anche il peritoneo oltre che le viscere, in questi casi procedere chirurgicamente è molto complesso.
Il tumore all’intestino è uno dei più diffusi, in alcuni casi può essere letteralmente fatale, tuttavia se diagnosticato precocemente ci sono alte possibilità di guarigione, solitamente questi tumori possono essere una conseguenza di malattie infiammatorie croniche, di ulcere o della malattia di Crohn. Anche la dieta gioca un ruolo fondamentale, infatti un’alimentazione ricca di grassi saturi e povera di fibre potrebbe influire.
Operazione da record in Veneto, trentaseienne operato per un tumore all’intestino
Il trentaseienne una volta effettuata la diagnosi, sembrava essere praticamente senza speranze, tuttavia l’équipe di chirurgia oncologica del nosocomio Veneto guidata dal Dottor Pierluigi Pilati ha deciso di studiare il caso, e successivamente ha tentato l’operazione, nonostante si trattasse di un intervento molto complesso.
L’operazione è stata divisa in due tempi, la prima è durata 14 ore, in questa fase il tumore è stato è sradicato e sono state resecate alcune parti dell’intestino. A distanza di due giorni in cui al paziente è stato dato modo di stabilizzarsi, si è svolta la seconda parte dell’operazione della durata di circa sei ore. In questo caso l’uomo è stato sottoposto a chemioterapia a 42° dunque in ipertermia.
Dall’evento sono ormai trascorsi sei mesi e l’uomo è stato dichiarato in buone condizioni di salute, chiaramente i controlli dovranno continuare ma per il momento i medici e il trentaseienne possono ritenersi soddisfatti. Si è trattato di un intervento delicato che probabilmente non tutti i medici avrebbero fatto, tuttavia se il prezzo da pagare è la morte un tentativo ne vale sempre la pena anche vista la giovane età del ragazzo.