Venezia in “verde”, la splendida laguna si è presentata in uno scenario che ha incuriosito i presenti affacciati dal magnifico ponte di Rialto.
E’ accaduto poche ore fa lasciando allibito chiunque avesse dato uno sguardo alla laguna veneta. Venezia si è svegliata nel solito incantevole panorama ma stavolta tutto era in verde. Le acque erano colorate e a dare l’allarme sono stati i turisti e la gente del luogo.
Un fatto straordinario che ha stupito i presenti che hanno iniziato a porsi mille domande sull’origine dello strano fenomeno. In questi giorni è stata varata la sfida amatoriale della Vogalonga, una regata non competitiva che sta affollando il Canal Grande.
Si sa, la città è sempre piena di visitatori e lo spettacolo delle acque fluorescenti ha tenuto lo sguardo incollato pieno di interrogativi. Naturalmente tutto è stato preso in esame dagli inquirenti e già si è delineata l’ipotesi della causa della laguna colorata.
Il prefetto della città si è subito mobilitato per capire l’origine del fenomeno, è stato preso un campione e dall’analisi risulta essere un tracciante. In sostanza, si tratta di un prodotto usato dagli idraulici per capire il percorso di una conduttura e stabilire se ci sono delle perdite:
“Sembrerebbe da considerarsi un ’tracciante’, ovvero un liquido che viene immesso in tutte quelle circostanze ove si verifica una perdita di acqua per comprenderne il tragitto seguito” la sostanza che ha colorato di verde fluo l’acqua del Canal Grande, l’azione al momento non è stata rivendicata e in base agli accertamenti condotti dai vigili del fuoco non sono emerse situazioni di pericolo per la salute della popolazione».
Si tira un sospiro di sollievo perché ci mancava pure che fosse originato da qualcosa di indelebile. Venezia è una delle città che gode di un’attrattiva unica con le sue calle, piazza San Marco e le gondole. La stagione è sempre aperta e si prevede un afflusso turistico immane.
La mente ripercorre un frangente del passato quando Nicolas Garcia Uriburu, un talentuoso artista argentino molto estroso, colorò le acque del canale con un pigmento che le trasformò in una distesa verde che quasi pareva un prato. Il suo era un modo di attirare l’attenzione.
Voleva mettere in risalto, già alla fine degli anni 60, l’importanza di dare rispetto all’ambiente e all’ecologia. Di preservare la bellezza del Creato facendo il possibile per non turbare un ecosistema già messo a dura prova dalla quotidianità.