La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen inamovibile contro la violenza sulle donne. Discorso sentito sul principio del consenso e impegno dell’Europa per equità e sicurezza.
Nel discorso plenario sullo stato dell’UE, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha delineato parte di quelle che saranno le priorità per l’anno a venire. Con decisione ha messo il focus su una delle piaghe più spinose dei nostri tempi e in merito alla quale anche (e soprattutto) la politica deve agire con forza: la violenza sulle donne. Purtroppo, è un fenomeno trasversale che colpisce tutti i paesi del mondo, senza distinzione di etnia e ceto sociale.
Ursula von der Leyen ha puntato il focus sull’argomento del consenso. Queste sono state le sue parole: “Vorrei che fosse sancito un principio fondamentale: no significa no. Non può esserci vera uguaglianza senza libertà dalla violenza”.
La presidente della Commissione europea U. von der Leyen ha affrontato anche altre questioni cruciali, legate al tema della violenza. Ha, infatti, delineato la visione di un’Europa inclusiva, che abbia come obiettivi primari la sicurezza e l’equità.
Un passo significativo verso l’uguaglianza di genere è già stato compiuto tramite l’obbligo di trasparenza retributiva. In parole povere, secondo tale principio, i dipendenti, sia nel settore pubblico che privato, potranno ricevere informazioni (se richieste) sul compenso dei colleghi. In questo modo sarà subito evidente se, a parità di competenze, responsabilità e ore svolte, corrisponda effettivamente la stessa retribuzione. L’obiettivo è azzerare del tutto la disparità tra uomini e donne in un mercato lavorativo in cui queste ultime spesso guadagnano meno.
Tuttavia, Ursula von der Leyen ha sottolineato che il processo è tutt’altro che concluso. Sono fondamentali ulteriori miglioramenti e l’impegno costante di tutti gli Stati dell’Unione Europea al fine di creare insieme una società più equa.
Molteplici sono state le tematiche affrontate. Sempre in ambito delle questioni umanitarie, di primaria importanza è la gestione dei flussi migratori. La compattezza d’intenti all’interno dell’UE è un obiettivo raggiungibile. É altresì necessario garantire la sicurezza dei rifugiati e, allo stesso tempo, il trattamento umano con cui verranno accolti.
Le altre sfide che l’Europa dovrà affrontare come priorità sono lavoro, inflazione e ambiente commerciale. Bisogna avviare una transizione che promuova in tutto il continente un’economia più pulita. Per questo motivo, è stato chiesto a Mario Draghi di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea, cercando di rimanere concorrenziali senza rinunciare a un’economia più sostenibile.