Mangiare una mela al giorno, come suggerisce il detto, è tutta salute, ma ci sono dei casi in cui può fare male.
Probabilmente è il frutto più consumato al mondo, e senza ombra di dubbio uno dei più buoni e salutari. Come recita il detto? “Una mela al giorno toglie il medico di torno”, ed è proprio così, viste che le eccellenti proprietà nutritive delle mele. Tra l’altro, le mele sono versatili, impiegati sia cotte sia crude per una miriadi di piatti. Insomma, nelle case non mancano mai.
Salutari e ricche di importanti proprietà benefiche per il nostro organismo, le mele contengono numerosi sali minerali, fibre, vitamine del gruppo B, vitamina C e polifenoli. Tra l’altro, le mele contrastano la stanchezza, rafforzano il sistema immunitario, favoriscono la digestione e proteggono il sistema cardiovascolare. Insomma, non ci sono scuse per non mangiarle.
I benefici incredibili della mela: mangiarne una fa sempre bene oppure può fare male? Cosa bisogna sapere
Le controindicazioni sono davvero poche, tra l’altro ognuno ha le sue mele preferite, le gialle dal sapore più dolce, le verdi più aspro, le rosse le più consumate. Ma le mele fanno sempre bene? In generale, sì, l’importante è non esagerare. Infatti, il rischio è quello di abusarne, e ciò è controproducente, poiché si vanno ad annullare tutti i benefici del frutto.
Anche se la frutta, insieme alla verdura, è l’alimento più salutare in assoluto, è importante non esagerare con le quantità quotidiane. Come per ogni cosa, gli abusi fanno male e possono scatenare alcuni problemi di salute. Ad esempio, ci sono persone sensibili ai FODMAP, ossia i cibi contenenti fruttosio, lattosio, polioli o i GOS.
Chi è intollerante a questi elementi, oppure chi è diabetico, potrebbe soffrire di disturbi gastrointestinali, visto che questi elementi fermentano nell’intestino sano, alterando il microbiota intestinale, fulcro della salute dell’intero organismo. In questi casi, una mela, così come anche altra frutta, come pera, anguria, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, può dare diversi problemi.
I problemi che possono dare i cibi FODMAP e la dieta da seguire
Tra questi, ci sono gonfiore addominale, meteorismo, diarrea, costipazione, fermentazione, acidità. Le persone sensibili ai FODMAP dovrebbero seguire una dieta “low Fodmap”, e stessa cosa chi soffre della sindrome del colon irritabile e ha problemi gastrointestinali.
I FODMAP sono carboidrati a catena corta che fermentano nell’intestino, poiché non vengono assorbiti completamente. Lo scarso assorbimento della maggior parte dei carboidrati FODMAP è comune in tutte le persone, ma ci sono persone più sensibili di altre, senza contare quelle che soffrono già di altri disturbi gastrointestinali.
I cibi migliori per una dieta low FODMAP sono le banane, gli agrumi, l’uva, i kiwi, ricchi di benefici, i mirtilli, il melone, le mandorle, i semi di zucca, i germogli di soia, il peperone rosso, il cocco, le zucchine, la lattuga, i cetrioli, le carote, l’erba cipollina, i fagiolini, il tofu, il pomodoro, il kefir, l’olio EVO, l’avocado, i formaggi senza lattosio.
Questa dieta deve essere sempre temporanea, per poi introdurre i vari tipi di cibo gradualmente, ma in breve tempo comporta notevoli benefici, come la riduzione del gonfiore addominale, regolarità intestinale, migliore riposo notturno. Chi ha questo tipo di problemi, inoltre, può ricorrere all’uso di probiotici per ripristinare l’equilibrio del microbiota, e svolgere attività fisica.