Una teoria sta girando da qualche giorno sul web: e se l’umanità non fosse altro che una specie di “zoo” per gli alieni? Cosa sta succedendo?
Da centinaia di anni, l’essere umano è affascinato dall’idea che esistano altre civiltà nell’universo. Ci sono diversi studi in merito, anche considerando il fatto che, in effetti, ci sono alcuni misteri che non sono ancora stati risolti. Ad esempio, il caso Roswell in cui si pensa che siano precipitati dei veicoli alieni, per non parlare poi dei cerchi nel grano e di tutti i testimoni di fatti strani e inspiegabili, dall’avvistamento di UFO a veri e propri incontri del terzo tipo e rapimenti alieni. Addirittura Re Carlo aveva parlato della sua teoria sugli alieni.
In tutto questo marasma di teorie non ancora comprovate, si fa largo un’ulteriore ipotesi: e se fossimo considerati come una sorta di “zoo” da una specie aliena avanzata?
Questa è una delle molte teorie formulate per spiegare la mancanza di prove di civiltà extraterrestri tecnologicamente avanzate, ammesso che esistano. Nel 1973, l’astrofisico John Allen Ball ipotizzò la “teoria dello zoo”, suggerendo che eventuali civiltà aliene evolute potrebbero deliberatamente evitare l’interazione con noi, rendendo la nostra parte dell’Universo una sorta di area protetta, come noi facciamo con gli animali che vivono sulla Terra.
La Terra potrebbe essere lo zoo degli alieni: la teoria che lascia tutti perplessi
Questa teoria è stata ripresa recentemente in un articolo suNature Astronomy, redatto dall’astrobiologo Ian Andrew Crawford e dall’astrofisico Dirk Schulze-Makuch. Esaminando varie spiegazioni del “paradosso di Fermi”, ossia la discrepanza tra l’alta probabilità di esistenza di vita intelligente extraterrestre e la mancanza di prove a suo sostegno, gli autori dell’articolo suggeriscono che le civiltà tecnologiche extraterrestri potrebbero essere rare o addirittura inesistenti nella nostra galassia. Oppure ipotizzano che potrebbero esistere, ma che si nascondano da noi.
Il paradosso di Fermi prende il nome dall’astronomo Enrico Fermi, che si chiese: “se esistono davvero gli extraterrestri, dove sono tutti?”. Il quesito nacque riflettendo appunto sull’effettiva mancanza di prove concrete di vita extraterrestre. In molti spiegano la mancanza di prove di vita aliena con l’estrema difficoltà rappresentata dai viaggi interstellari. Percorrere milioni di chilometri, con la tecnologia che abbiamo attualmente, richiedere migliaia di anni, quindi una civiltà aliena a noi vicina potrebbe non aver trovato ancora un modo di accorciare tempi e distanze. Altri sostengono che la nostra galassia sia molto giovane e che quindi gli alieni potrebbero non essere avanzati come crediamo. Inoltre, c’è anche chi sostiene che le civiltà avanzate vadano in contro ad un inevitabile destino di autodistruzione.
Crawford e Schulze-Makuch sostengono che, con l’avanzare delle nostre capacità tecnologiche, potremmo essere in grado di escludere alcune di queste spiegazioni in un futuro, anche abbastanza vicino. Se non riusciamo a trovare delle soluzioni plausibili al paradosso di Fermi, l’ipotesi dello zoo terrestre potrebbe diventare sempre più probabile, suggerendo che le civiltà tecnologiche extraterrestri preferiscono rimanere nascoste. È però importante precisare che, per il momento, il dibattito rimane aperto su questa teoria, così come sulle altre. In mancanza di prove concrete, tutto è possibile, non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.