Omicidio ieri a Roma: accoltellata all’ingresso della sua abitazione una donna, infermiera di 52 anni. Subito sono partite le indagini.
A sconvolgere la zona nord-ovest di Roma, ieri, è stato un efferato omicidio avvenuto nel quartiere Trionfale. Nell’androne del palazzo in cui abitava è stata trovata morta una donna di 52 anni.
Si chiamava Rossella Nappini e faceva l’infermiera all’Ospedale San Filippo Neri. Residente in via Allievo, è proprio lì che è stata uccisa e che l’hanno trovata i vicini di casa in un lago di sangue, con evidenti ferite di arma da taglio all’addome.
Poco prima avevano sentito delle urla, ma giunti sul posto la donna era già morta riversa sul suo sangue. Separata, la donna viveva in quel palazzo con le figlie insieme all’anziana madre.
La squadra mobile giunta immediatamente sul posto ha avviato le prime indagini e si sta procedendo ad ascoltare parenti e amici per ricostruire la vita della vittima e arrivare al colpevole.
Sono state acquisite le testimonianze dei vicini e le registrazioni delle telecamere presenti in strada, che potranno fornire elementi utili per comprendere meglio la dinamica e risalire all’assassino.
Ad indagare è il pubblico ministero Claudia Alberti a capo di un pool di magistrati che si occupa di reati relativi alla violenza di genere.
È stata subito esclusa la pista della rapina: la sua borsa era accanto al suo corpo ormai cadavere, intatta, con il portafoglio all’interno.
La donna era uscita di casa verso le 17 per andare a fare la spesa. Molto probabilmente è stato fuori che ha incontrato il suo assassino, che secondo gli inquirenti è una persona che conosceva.
Le colleghe di lavoro hanno dichiarato che aveva problemi sentimentali. È proprio nella sfera personale che si concentrano le ipotesi e la pista più accreditata è quella di un delitto passionale.
Forse un ex respinto che ha voluto entrare in contatto con lei o l’uomo di una recente relazione. Predisposta l’autopsia per accertare l’effettiva causa della morte e il numero di coltellate che la vittima ha ricevuto.
Oltre al movente e all’omicida si cerca anche l’arma del delitto che non è ancora stata trovata, nonostante sia stata scandagliata a fondo tutta la zona limitrofa.
Alcuni testimoni hanno riferito di liti che la donna avrebbe avuto con un uomo di provenienza magrebina con il quale aveva intrapreso una relazione da poco tempo.
Sul suo profilo Facebook la donna in occasione del suo compleanno aveva chiesto come regalo di organizzare una raccolta fondi a favore della “Casa delle donne per non subire violenza“, una causa che le stava molto a cuore.
Si sospetta quindi che possa trattarsi dell’ennesimo femminicidio, sarebbe il 78esimo dall’inizio dell’anno in Italia. Rossella Nappini non aveva però mai sporto nessuna denuncia per violenza o stalking.
Tra i casi di femminicidio più recenti, ancora in via di definizione, c’è quello di Vera Schiopu, la ragazza uccisa dal fidanzato in Sicilia, ma anche quello di Giulia Tramontano, uccisa con il bambino che portava in grembo dal compagno, che da recenti indagini risulta avesse anche tentato precedentemente di avvelenarla.