Esiste un ristorante che porta ordini sbagliati e dove, tuttavia, i clienti non vanno via in preda alla collera. Piuttosto, apprendono una lezione di empatia e il cibo diventa un messaggio di inclusione e tolleranza. Dove si trova e cosa avviene.
Immaginate di trascorrere una serata al ristorante e che al vostro tavolo arrivino pietanze errate (o quasi) e completamente dissimili da quelle che avete ordinato. È probabile che vi arrabbiereste. Forse vi lamentereste con i gestori del locale. Alla peggio andreste via, giurando di non tornarvi più e di fare cattiva pubblicità. Come darvi torto? Eppure a Tokyo, in Giappone, esiste un luogo divenuto famoso proprio per questa caratteristica. Il suo nome è esattamente il “Ristorante degli ordini sbagliati”, tanto per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento.
In realtà, nella maggioranza dei casi, i piatti serviti in questo locale spesso combaciano davvero con quelli richiesti dai clienti. Tuttavia, nonostante sia una bizzarria, potrebbe avvenire qualche intoppo. È proprio questo a rendere unico nel suo genere il ristorante. Sorto nel 2017, è divenuto un luogo di inclusione e tolleranza. Il suo personale, infatti, è composto da persone affette da demenza o dal morbo di Alzheimer, patologie spesso associate alla perdita di memoria.
L’idea di aprire un locale con tale caratteristica deriva dal regista televisivo giapponese Shiro Oguni. L’uomo è stato ispirato durante una visita a una casa di cura per anziani con tali problemi di salute. In quel momento pensò di dover fare qualcosa di concreto, realizzare un progetto che potesse essere significativo e di forte impatto per incrementare la sensibilizzazione su questo argomento.
In un’intervista su Youtube il regista giapponese ha dichiarato: “Possiamo vivere tutti in armonia, demenza o non demenza”.
La diffusione della notizia di questo ristorante così particolare la si deve alla collaborazione tra il “Centro Informare un´H”, l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) e il Comune di Peccioli. L’azione positiva del “Ristorante degli ordini sbagliati” ha così superato i confini nipponici, tanto che iniziative simili sono state portate avanti anche in altri paesi come la Corea del Sud e l’Australia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che sono circa 40 milioni le persone affette da demenza in tutto il mondo. Tale cifra spaventosa potrebbe raddoppiare entro il 2050. Questo fenomeno è dipeso soprattutto dal fatto che la popolazione è sempre più anziana. Giappone e Italia sono tra i paesi più colpiti. Per questa ragione, iniziative emotivamente forti e d’impatto come il “Ristorante degli ordini sbagliati” sono un validissimo strumento per mettere il focus sull’importanza della comprensione dei pazienti e la loro inclusione ma, soprattutto, sulla prevenzione .
L’esperienza di chi è andato a visitare questo locale narra di dinamiche uniche tra clienti e personale; i camerieri si siedono ai tavoli, condividono momenti di gioia, servono i pasti in modo creativo. Tra molti sorrisi, non è raro vedere anche qualche lacrima di commozione.