La scelta di un piatto unico è pratica ed ecco come comporlo in modo salutare e dietetico: cosa deve avere per essere ben equilibrato.
Nell’alimentazione di tutti i giorni il piatto unico è l’opzione che risulta più comoda. Non c’è tempo per l’alternanza di primo e secondo, e sia che il pranzo avvenga a casa o che sia fatto sul posto di lavoro la necessità è quella di fare un pasto nutriente e saziante, da mangiare nell’arco di poco tempo.
Il piatto unico è perfetto a questo scopo, ma per essere ottimo sotto il profilo nutrizionale deve tener conto di determinate componenti che devono esser presenti per renderlo sano ed equilibrato.
Il gusto certamente è importante e non deve mai esser tralasciata l’importanza che ha il piacere di mangiare. Mettere insieme tutti questi elementi può sembrare difficile e a volte non si sa da che parte cominciare.
Spesso arrivano da ogni parte informazioni che possono sovrapporsi e mettere in confusione su cosa davvero sia conveniente mangiare e come deve comporsi un piatto unico che sia dietetico e salutare.
Ecco allora alcune regole, molto semplici da tenere a mente, per realizzare un pasto che in un unico piatto sommi tutto ciò di cui il nostro organismo ha bisogno.
Come comporre un piatto unico equilibrato e sano: le regole da non dimenticare
Il metodo è semplice e intuitivo: si può immaginare di suddividere il piatto in parti per comprendere e fissare nella memoria la pecentuale di ogni componente che deve esserci.
Per agevolare la memorizzazione si può farlo in modo scritto e perciò disegnare il piatto così che visivamente la regola rimane impressa più facilmente.
Si tratta di considerare una parte, quella più ampia e quindi il 50% dell’apporto nutrizionale, dedicato alle verdure. Possono essere cotte o crude, in base alle preferenze di ognuno, e possono essere le più varie, secondo il propri gusti e le proprie esigenze.
La restante parte del piatto, e quindi l’altro 50% deve essere ripartito in un 25% che deve comprendere cereali o altri alimenti ad alto contenuto di carboidrati, come pane, pasta o patate.
Il rimanente 25% deve esser composto da legumi o altri alimenti ad alto contenuto di proteine, come carne, pollo, pesce, uova.
Per completare il piatto può esserci un apporto di grasso dato dal condimento a base di olio di oliva e se si vuole anche un’aggiunta di grassi buoni come quelli provenienti dai semi.
L’apporto di carboidrati è molto importante ma non deve essere eccessivo e lo rivela anche uno studio sulle diete low carb, che ci dice quale sia il modo corretto di inserire questa componente nutritiva nella nostra alimentazione.