Un ragazzo è morto ieri pomeriggio a Roma dopo essere precipitato da Ponte Garibaldi finendo sulla banchina dell’isola Tiberina. Indagini in corso.
Tragedia a Roma nel pomeriggio di ieri. Un ragazzo, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, è morto dopo essere precipitato dal Ponte Garibaldi finendo sulla banchina dell’isola Tiberina. A chiamare il numero unico per le emergenze sarebbe stato un passante che avrebbe visto il corpo del giovane sulla banchina.
Presso il luogo indicato dal passante è intervenuta l’equipe medica del 118 a cui non è rimasto altro che appurare la morte del ragazzo. Giunti sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato della Capitale ed i colleghi della Scientifica per gli accertamenti utili a ricostruire la dinamica dei fatti.
La Polizia di Roma sta indagando sulla morte di un ragazzo, caduto da Ponte Garibaldi, all’altezza dell’Isola Tiberina, nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 novembre. La vittima sarebbe un giovane tra i 20 ed i 25 anni che non è stato ancora identificato.
Dalle prime informazioni, riportate da alcune fonti locali e dai colleghi del quotidiano Il Corriere della Sera, il ragazzo sarebbe caduto nel vuoto dal ponte finendo sulla banchina dopo un volo di circa dodici metri. Un impatto al suolo che non gli avrebbe lasciato alcuno scampo. In quel momento, la zona era molto affollata ed un passante, vedendo il corpo riverso al suolo, ha lanciato l’allarme.
Pochi minuti e sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 con a bordo lo staff medico. I sanitari, però, non hanno potuto far altro che dichiarare la morte del ragazzo, che sarebbe avvenuta sul colpo dopo la caduta.
Gli agenti della Polizia di Stato ed i colleghi della Scientifica, intervenuti sul luogo della tragedia, hanno condotto i rilievi e gli accertamenti per capire come il ragazzo sia precipitato nel vuoto. Non è chiaro, difatti, se si sia trattato di un gesto estremo o di un drammatico incidente. Alle forze dell’ordine anche il compito di identificare la vittima.
Maggiori dettagli sull’accaduto potrebbero emergere dai prossimi accertamenti, tra cui l’esame autoptico, che l’autorità giudiziaria potrebbe disporre sulla salma.