Il poke non è un’insalata di riso. Agli occhi di molti il primo sembra semplicemente la versione straniera del nostro piatto estivo, ma tra i due ci sono molte differenze.
A base di riso e colorato, il poke (seguendo la pronuncia originale, ndr) è un piatto ben diverso dalla nostrana insalata di riso. Sono diverse le differenze tra le due tipologie di piatto a partire dal luogo di origine; l’insalata di riso è il nostro piatto dell’estate ed infatti parliamo di una ricetta tipicamente italiana a base di riso freddo e condito in varia maniera.
Con il poke, invece, dobbiamo spostarci a miglia e miglia di distanza, in un tropicale arcipelago di isole conosciuto come Hawaii. Poke, infatti, deriva dalla lingua hawaiana e significa letteralmente “tagliare a pezzi“. Ma le differenze tra l’insalata di riso e il poke non si fermano qua.
Tutto quello che c’è da sapere su poke e insalata di riso e perché non sono la stessa cosa
La principale differenza tra il poke e l’insalata di riso è che nel secondo caso parliamo, come lascia intuire chiaramente il nome, di un piatto a base di riso condito con quello che più ci piace: si può fare di sole verdure o aggiungere a queste tonno come uova sode, oppure prepararne una versione decisamente poco comune che aggiunge i ceci ad alcune tipologie di verdure. Insomma, basta liberare la fantasia e seguire i propri gusti.
Il poke originario delle Hawaii è invece un piatto a base di pesce crudo marinato servito come antipasto o piatto principale. È generalmente preparato con il tonno a cui si aggiungono alghe marine, verdure varie e salsa di soia. Insomma non un piatto a base di riso.
Ed infatti, il riso è stato aggiunto successivamente creando le più spettacolari e scenografiche pokè bowl in cui il pesce, l’avocado e gli altri ingredienti sono da accompagnamento al riso per sushi.
Insomma il pokè sembra più l’occidentalizzazione di un piatto molto antico e altamente radicato nella cultura hawaiana che in fin dei conti, secondo proprio la cultura dell’isola, dovrebbe essere un viaggio nella costruzione del piatto e dei suoi sapori. Insomma molto più di un piatto preparato in maniera abbondante e da conservare in frigorifero per i giorni successivi, giusto per non stare ai fornelli ma avere comunque un piatto completo di tutti i macronutrienti da consumare anche in estate.