Plank, quanti farne e i benefici sul corpo femminile: scopriamo quali sono le considerazioni generali.
Il plank è uno degli esercizi più ricercati per lavorare sugli addominali, un lavoro mirato che permette di valorizzare tutto il core. Si tratta di un particolare workout di tipo isometrico che stimola non solo i muscoli ma anche la postura del corpo. Negli ultimi anni ha spopolato in maniera incredibile proprio grazie alla sua particolare capacità di essere performante mantenendo semplicemente la posizione iniziale: difatti, consiste nel mantenere il proprio corpo in una posizione definita per un determinato periodo di tempo (variabile a seconda della resistenza di chi si sta allenando). Questo esercizio è diventato molto diffuso in virtù di una fortissima popolarità raggiunta grazie ai social. Secondo gli esperti, sembra perfetta ed ottimale nel tonificare gli addominali e migliorare la postura.
Come riporta ‘garmin.com’, il Plank è uno degli esercizi maggiormente ricercati tra il fitness e i circuiti funzionali. I muscoli coinvolti sono quelli compresi tra torace e bacino, dunque tutti gli addominali più la schiena, gambe e glutei. Il plank aumenta il metabolismo, rafforza schiena e spalle, migliora la postura, l’equilibrio, l’elasticità e rafforza i muscoli descritti prima e compresi tra addominali, gambe e glutei.
Plank, quanti farne: le considerazioni generali
Il plank si svolge in maniera apparentemente semplice: la postura iniziale è molto simile a quella del push up, dunque con le punte dei piedi appoggiati, così come i gomiti, allineando testa, spalle, tronco e bacino. L’addome deve essere contratto per almeno 30 secondi, o comunque con un tempo massimo possibile che dipende dall’individuo in questione. Il plank, però, può essere svolto anche in maniera laterale, inverso, in estensione e dinamico.
Plank, i benefici sul corpo femminile
Lo ricordiamo, si tratta di un workout che permette di ottenere dei miglioramenti e dei risultati perfetti e costanti nel tempo. Tuttavia, occorre prestare particolare attenzione a come si fa: se non siamo dei professionisti del settore, è bene impararlo dagli istruttori che possono farci vedere postura e dinamica, utili per non incorrere in problematiche alla schiena. In caso contrario, infatti, si rischia di andare incontro a dolori che sarebbe meglio evitare.
Stefano Migheli
