Ma sarà vero che sulla pizza si può mettere di tutto? Gli Italiani in questo sono più puristi, in Cina invece è appena nato un nuovo gusto pizza.
Se a un Italiano si parla di pineapple pizza (pizza con l’ananas) nella maggior parte dei casi si rischia di assistere a scene di profondo dissenso, se non addirittura isteriche. Nel Bel Paese, in effetti, amiamo così tanto la pizza da volerla trattare con un certo riguardo: ce la facciamo a casa nel weekend e cerchiamo di tenerla al riparo da incursioni inaspettate quali l’aggiunta di frutta, salse all’aglio, ketchup, pollo a dadini e numerosi altri topping che invece all’estero vanno per la maggiore.
La pizza si è infatti diffusa in tutto il mondo, dove la ricetta originale si è ampliata di versioni più o meno celebri. Pensiamo ad esempio alla Chicago Pizza: alta, ripiena di formaggio e ricoperta di salsa al pomodoro, dunque più simile a un timballo che a una semplice pizza. Oppure pensiamo all’ultima novità che si è diffusa in Cina dopo una collaborazione tra l’azienda americana Pizza Hut e un noto ristorante di Hong Kong, Ser Wong Fun.
In un piano di marketing pensato appositamente per il mercato cinese, i due colossi della ristorazione hanno dato vita a una pizza al gusto serpente. Gli ingredienti principali sono infatti carne di rettile, funghi neri e prosciutto cinese, componenti di uno stufato piuttosto diffuso nel Paese asiatico: lo stufato di serpente.
Questa zuppa è apprezzata soprattutto tra Hong Kong e la Cina meridionale, in particolare durante i mesi freddi. Secondo la tradizione locale e l’antica medicina, infatti, il momento migliore per mangiare la carne di serpente (considerata nutriente e utile a migliorare la circolazione sanguigna) è quando gli animali sono ingrassati in vista del letargo.
Sebbene in alcuni la notizia possa suscitare perplessità, bisogna considerare che questo alimento è ampiamente diffuso in molte parti del mondo, similmente a quanto accade ad esempio con la carne di coccodrillo. Nel sud degli Stati Uniti, in alcuni Paesi dell’Africa o dell’Asia si tratta di alimenti irrinunciabili nella dieta dei locali.
In Italia si tratta sicuramente di una novità e solo recentemente in Europa si è ottenuto il permesso per la commercializzazione di questi prodotti. Chi fosse curioso di assaggiare la carne di rettile, tuttavia, dovrà tenere presente i prezzi esorbitanti di questi prodotti, che possono arrivare a costare anche centinaia di euro al chilo!