La forma dei peperoni svela molto: in base alla conformazione c’è un gusto e un corrispondente modo di cucinarlo per esaltare al meglio il sapore.
Il peperone è la verdure rappresentata dalla bacca del Capsicum. È come una sorta di contenitore che racchiude semi e filamenti, che in genere vanno scartati, ed esistono diverse varietà di peperoni che si differenziano per la forma. Oltre alla gamma di colori differenti, ce ne sono rossi, gialli e verdi, i peperoni prendono anche forme diverse: sono allungate, coniche, a prisma o a globo. Le superfici possono essere lisce o costolute e conseguentemente alla forma conformazione anche il sapore si presenta diverso.
Variano anche i valori nutrizionali, seppur leggermente, in base alle tipologie. In linea di massima contengono prevalentemente acqua (9 g circa su 100 g di prodotto), 3 g di grassi e 3 g di carboidrati e niente proteine, sempre sulla stessa quantità. Sono ricchi di vitamine, inparticolare la C, la A, ma anche la B1 e la B2. Generalmente i peperoni sono consumati come antipasto o come contorno, ma esistono numerose ricette per utilizzarli nei primi e per arricchire secondi già nella preparazione.
Quel che non tutti sanno è che in base alla loro forma rivelano il sapore che più li caratterizza. Di conseguenza questo è un indicatore del metodo più adatto di cucinarli per gustarli al massimo ed esaltare il loro gusto nel migliore dei modi. Spesso si pensa principalmente alla modalità di cottura più indicata affinché i peperoni risultino maggiormente digeribili. Tra le loro caratteristiche infatti c’è quella di essere un po’ indigesti, ma non per tutti, soltanto alle persone con un’intolleranza alle loro sostanze.
La cottura in padella con olio d’oliva è il modo per renderli più digeribili in quanto così viene mantennuto all’interno il liquido che contiene l’enzima che favorisce la digestione. Inoltre è sempre bene eliminare la pelle per ottenere questo risultato. Quanto alla forma rivelatrice ecco svelato il segreto che nascondono i peperoni: bisogna osservare le protuberanze. Se presentano 3 protuberanze vuol dire che il loro sapore è particolarmente dolce.
Ne consegue che sono indicati per essere mangiati a crudo, ad esempio nell’insalata. Invece, se sul peperone ci sono 4 protuberanze significa che il gusto è più amaro e quindi è consigliato cuocerli, arrostirli in padella è il sistema più semplice. Ecco ad esempio una ricetta davvero squisita di un primo piatto molto sofisticato e adatto per una cena raffinata ed elegante: gli spaghetti con vongole e peperoni. In un abbinamento azzeccatissimo è un’ottima idea, tutta da provare!