Patrick Zaki: stasera la conferenza stampa presso il Rettorato dell’Università di Bologna. Grande commozione per il suo ritorno
Patrick Zaki torna finalmente in Italia dopo quanto accaduto in Egitto: un ritorno che segna la fine di un percorso particolarmente doloroso – anche se il termine è riduttivo. Ad attenderlo c’è tutta la sua Bologna, città del cuore, città che lo ha accolto ed ospitato e che gli conferirà la cittadinanza onoraria. “La sensazione migliore è la libertà” – queste le prime parole del ricercatore.
Una libertà che è stata violata per oltre 22 lunghi mesi e che, per noi, può sembrare scontata. Oggi Zaki, però, è desideroso di una vita normale. Una vita a Bologna insieme agli amici, i colleghi, la laurea. Sarà un ritorno semplice, senza troppi fronzoli. Da cittadino normale. Nessun vantaggio, nessun volo di Stato. Solo Patrick.
Qual è la storia di Patrick? Studente egiziano che arriva in Italia nel 2019 per seguire un corso di studio a Bologna. E’ anche un attivista che si impegna per la salvaguardia dei diritti umani; si interessa delle sorti del suo popolo e participa attivamente a tutte le campagne di Khaled Ali desideroso di sfidare al-Sisi durante le elezioni del lontano 2018.
L’inizio della fine avviene nel 2019, quando Zaki pubblica online un articolo in cui spiega quelli che sono stati alcuni episodi di “discriminazione dei cristiani copti in Egitto”. Questo articolo viene interpretato diversamente dalle forze dell’ordine egiziane che – proprio mentre era intento a tornare in Italia – viene arrestato all’aeroporto del Cairo con l’accusa di “diffusione di notizie false”. Per oltre 24 ore di lui nessuna traccia.
Un calvario lungo 22 mesi, dove sono state rimandate ben 18 udienze. Poi la condanna a 3 anni e infine la grazia. 22 mesi in cui tutto il mondo ha cercato di dire e fare e qualcosa affinché Patrick fosse nuovamente libero. Oggi lo studente è atteso a Bologna, dove terrà una conferenza stampa presso il Rettorato dell’Università. Un sogno. Un miraggio di libertà. Ad attenderlo il rettore e la professoressa Rita Monticelli. “Lo attendiamo da tre anni, sarà un momento molto bello” – le sue parole.
Intervenuta a tal proposito anche Giorgia Meloni la quale ha espresso la sua vicinanza a Patrick, sottolinenando che la sua liberazione – per l’Italia – fosse un obiettivo importante da portare a termine.