Parolisi%2C+revocati+tutti+i+permessi+al+killer+di+Melania+Rea%3A+%E2%80%9CEsternazioni+troppo+gravi%E2%80%9D
graziamagazineit
/parolisi-revocati-tutti-i-permessi-al-killer-di-melania-rea-esternazioni-troppo-gravi/5006/amp/
Cronaca

Parolisi, revocati tutti i permessi al killer di Melania Rea: “Esternazioni troppo gravi”

L’ex militare si ritrova nuovamente sulle cronache dopo aver rilasciato un’intervista non autorizzata. Le sue dichiarazioni non sono passate inosservate e ora ha perso tutti i permessi.

L’intervista di Salvatore Parolisi: ecco cosa ha detto (Chi l’ha visto?) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Salvatore Parolisi, ex militare e condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie di origine campana Melania Rea, ha perso tutti i permessi che gli erano stati concessi dopo 12 anni di prigionia. Libero di uscire una volta a settimana fino ad ottobre dal carcere di Bollate in cui è recluso, per un totale di 15 permessi, Parolisi aveva così la possibilità di redimersi. Ed invece non appena ha sfruttato il permesso premio ha rilasciato delle dichiarazioni che non solo piaciute al Tribunale di sorveglianza di Milano il quale ha preso provvedimenti.

Ma facciamo un passo indietro. Nel 2011 Salvatore Parolisi viveva a Foligno, in provincia di Ascoli Piceno, con la moglie Melania Rea e la loro bambina Vittoria. Il 18 ottobre 2011, Melania Rea fu ritrovata priva di vita nel Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella, in provincia di Teramo. All’epoca Parolisi si professò innocente davanti alle telecamere del programma tv Chi l’ha visto?, ma l’unica aggravante a suo carico è stata la crudeltà che gli ha così inflitto la pena detentiva di 20 anni. Funesta è stata di nuovo una dichiarazione rilasciata alla trasmissione che ha scatenato polemiche e conseguenze.

La decisione del Tribunale: cosa ha detto Parolisi

Salvatore Parolisi e Melania Rea (Facebook) – GRAZIAMAGAZINE.IT

“Non avrei mai lasciato Melania per Ludovica, anche se a mia moglie rimprovero di avermi lasciato solo troppo spesso, andando dalla madre in Campania o facendo venire su lei e noi non potevamo avere più rapporti” e ancora “Se sono stato condannato giustamente, ma che mi dai venti anni? Eppure la notizia è quella: è già uscito. Ma io sarei potuto uscire già 4 anni fa”. Con queste parole Salvatore Parolisi si professa ancora innocente a favore di telecamera, ma questa volta le sue esternazioni non sono piaciute non soltanto alla famiglia della vittima e al loro legale Mauro Gionni, che ha richiesto la revoca di tutti i permessi, ma anche al Tribunale di Sorveglianza di Milano.

Le esternazioni di Parolisi fanno riferimento alla sua ex allieva Ludovica, soldatessa della caserma Clementi di Ascoli Piceno dove il militare lavorava come istruttore in quel periodo. In questo senso Parolisi ha voluto scaricare la responsabilità sulla moglie Melania non solo per il tradimento con Ludovica, ma per tutte le scappatelle avute nei suoi trasferimenti di città, come lui stesso ha rivelato nella recente intervista. D’altronde, anche di Ludovica dice “non pensavo che avesse perso la testa per me, le ho detto un sacco di bugie. Sono stato un verme ma amavo Melania. Le davo una parte del mio stipendio perché non volevo che lavorasse”.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il magistrato di sorveglianza Rosanna Calzolari ha accolto le esternazioni di Parolisi negandogli tutti i permessi in quanto ha infangato la memoria della moglie. Infatti, per il magistrato, facendo osservazioni Tv, tirando in ballo Melania Rea, l’amante Ludovica e per di più criticando la sentenza che lo aveva condannato ha dimostrato di non aver compreso il ruolo di riabilitazione sociale e, di conseguenza, ha bisogno di “stimolare una approfondita riflessione”. Questo revocandogli tutti i 15 permessi concessi. Per tale motivo rimarrà nel carcere di Bollate.

Revocati tutti i permessi a Salvatore Parolisi (Facebook) – GRAZIAMAGAZINE.IT

Le esternazioni alla trasmissione di Federica Sciarelli non sono piaciute neanche all’opinione pubblica, che ancora una volta si dibatte tra vittima, carnefice e il valore rieducativo del carcere.

Roberta Caiano

Figlia del Vesuvio dall'animo itinerante. Giornalista pubblicista per passione, fedele alla scrittura di natura. Laureata in Teorie della comunicazione all'Università degli studi di Firenze, sono promotrice della cultura, della bellezza e della curiosità in tutte le sue forme.

Published by
Roberta Caiano