Ospita in casa studenti fuori sede: “Così non sono sola”. Cosa chiede in cambio. Una storia di speranza e aiuto
Le ultime settimane sono state particolarmente tumultuose per gli studenti universitari che sono scesi in piazza a protestare contro il caro affitto. Clamoroso il caso di una ragazza che ha scelto di vivere in tenda davanti al suo ateneo come forma di ribellione. Una ribellione legata ai prezzi esorbitanti delle camere e delle case in affitto, specialmente in città come Roma e Milano. Per uno studente fuori sede, vivere lontano da casa comincia ad essere una spesa immane.
Bisogna considerare infatti molteplici fattori: non si parla solo ed esclusivamente del canone mensile di affitto, ma a questo occorre aggiungerci le utenze, la spesa alimentare oltre quella universitaria. Ed è proprio in questo scenario che vogliamo raccontarmi la storia di Gabriella. Ha 83 anni e non riesce ad abituarsi al vivere da sola in casa. Rimasta vedova, ha scelto di aprire le porte della sua abitazione a giovani fuori sede.
Gabriella, 83 anni, ospita in casa studenti fuori sede: vuole solo compagnia
Il tutto è stato reso possibile grazie al nuovo progetto Prendi in Casa uno Studente: si tratta di un’iniziativa che consente agli universitari fuori sede di cercare delle soluzioni alternative, evitando in qualche modo il caro affitto. Raccontiamo la storia di questo studente 19enne di Brescia che è riuscito a trovare una camera singola a casa dell’ottantatreenne Gabriella. Il giovane ha raccontato che nonostante l’impiego da cameriere non era in grado di arrivare alla fine del mese.
L’anziana signora ha spiegato che questa è per lei la soluzione ideale: non si tratta di un aspetto economico, ma specialmente legato alla volontà di non stare più da sola in casa. Dopo essere rimasta vedova, si è resa conto di soffrire oltremodo la solitudine. Grazie a questo progetto ha scoperto la gioia di avere in casa ragazzi molto più giovani. Ha voluto sottolineare che nessuno deve prendersi cura di lei, ma solo farle compagnia.
Gabriella, infatti, ha tenuto a precisare più e più volte che tutti gli studenti che sono passati da casa sua hanno avuto una stanza singola a loro disposizione. Sono vedova e senza di loro soffrirei la solitudine – queste le sue parole. Una bella iniziativa quella di Prendi in Casa uno Studente che consente ai ragazzi di non dover fare più i pendolari e di poter vivere l’università in maniera decisamente più serena e tranquilla.
Un’opportunità che è stata colta a volo specialmente dagli anziani che così facendo combattono quella brutta bestia della solitudine.