Mirella Fornasari è una delle 85 vittime che il 2 Agosto di 43 anni fa perse la vita a seguito dell’attentato nella stazione ferroviaria di Bologna. Fu l’ultima vittima accertata della strage.
Sono passati 43 anni dalle 10:25 del 2 Agosto 1980 quando un attentato di matrice neofascista provocò la distruzione della stazione ferroviaria di Bologna in cui persero la vita 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. Si tratta, insieme alla strage di Piazza della Loggia e quello di Piazza Fontana, di uno dei più gravi attentati degli anni di piombo.
Quarantatré anni di indagini e processi e commissioni parlamentari che non hanno però portato a verità certa, per la quale si attende la completa desecretazione avviata già da qualche anno dai diversi governi in carica. Tra le 85 vittime della strage di Bologna c’è anche Mirella Fornasari a cui è stata intitolata una rotonda nella sua cittadina di origine.
Mirella Fornasari, storia dell’ultima vittima della strage di Bologna
Tra le 85 persone che persero la vita quel giorno, Mirella Fornasari è stata l’ultima ad essere ritrovata dai soccorritori. Aveva 36 anni ed era originaria di Casalecchio di Reno, ma da qualche anno lavorava per una società che si occupava di ristorazione all’interno della stazione di Bologna, era sposta e aveva un figlio di 14 anni.
Il suo cadavere viene ritrovato per ultimo, a notte inoltrata alle 2:30 del 3 Agosto. A portare via il suo cadavere, fu l’autista del bus 37 il mezzo che fece da ambulanza durante i soccorsi e che oggi è diventato uno dei simboli della strage. A raccontare oggi la sua storia è il figlio Paolo Lambertini che all’epoca era appena un adolescente; l’uomo, oggi vicepresidente dell’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Bologna, in un’intervista al Corriere ha raccontato di quel giorno: “Lavorava alla Cigar e a volte, invece che nella sede di via Marconi, andava agli uffici della stazione come quel Sabato. L’ho vista uscire la mattina, non sapevo sarebbe stata l’ultima“.
Lambertini non ha mai smesso di cercare la verità e a sostenerlo oggi ci sono la moglie Anne e figli, che avrebbe tanto voluto far conoscere alla madre.
A Casalecchio di Reno, per tenere vivo il ricordo di Mirella, le è stata dedicata una rotonda. La cerimonia, a cui ha partecipato anche il figlio, si è tenuta proprio lo scorso 2 Agosto nel giorno della commemorazione della strage.