Prima uccide l’ex compagna e poi si suicida: un omicidio-suicidio avvenuto a Mazara del Vallo dopo che la donna aveva denunciato per stalking.
Uccisa a colpi d’arma da fuoco in provincia di Trapani, la vittima si chiamava Marisa Leo, aveva 39 anni ed era originaria di Salemi, dove lavorava presso le cantine “Colomba Bianca” occupandosi di marketing.
L’assassino, che dopo l’omicidio si è tolto la vita sempre con un colpo di pistola, si chiamava Angelo Reina, di 42 anni ed era originario di Valderice. Gestiva un vivaio in un’azienda di famiglia, nella zona di Marsala.
I due, dopo una relazione, avevano avuto una figlia che ora ha 3 anni, ma da molto tempo si erano lasciati. La fine di un rapporto che evidentemente l’uomo non ha mai accettato, tanto da continuare a perseguitare l’ex compagna che nel 2020 lo aveva denunciato per stalking.
A seguito di un problema legato alla gestione della figlia, Reina aveva chiesto alla donna di incontrarla per un chiarimento nell’azienda di famiglia.
Ed è proprio lì che si è consumato il delitto. Lei è andata all’appuntamento e forse al termine di una discussione – la dinamica è ancora in via di accertamento – è stata uccisa con almeno tre colpi di pistola.
La comunità sconvolta dal terribile delitto
Dopo aver sparato alla ex, Reina si è recato in un viadotto all’ingresso di Castellammare del Golfo e sempre con la stessa arma si è suicidato.
La polizia stradale è stata la prima a rinvenire il cadavere. Una terribile storia di omicidio-suicidio che va ad aumentare il numero dei femminicidi in Italia.
La comunità locale è completamente sconvolta dall’accaduto anche perché tutti conoscevano la coppia. Il sindaco di Salemi esprime lo sconcerto che ha colpito la cittadinanza e il dolore per una tragedia definita assurda e inaccettabile.
Manda sentimenti di cordoglio alla famiglia e ha dichiarato lutto cittadino nel giorno dei funerali della donna. Marisa Leo è ricordata come una persona solare che amava la vita.
In un video in supporto ad una campagna contro la violenza sulle donne, qualche anno fa, quando era incinta della sua bambina, raccontava le gioie della maternità, la bellezza e la meraviglia di portare un figlio in grembo.
Anche i colleghi della donna si dichiarano sconvolti e ricordano che lei aveva detto loro, dopo aver lavorato insieme, che sarebbe andata ad incontrare il suo ex anche perché avrebbe dovuto prendere la figlia che era stata con lui.
Proprio in questi giorni un altro femminicidio ha sconvolto una comunità, quella di un quartiere di Roma in cui è stata uccisa a coltellate Rossella Nappini, un’infermiera di 52 anni per mano di un uomo con cui aveva avuto una relazione.