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Cronaca

Matteo Messina Denaro, confermato l’ergastolo: “E’ stato uno dei mandanti”

Nel giorno della ricorrenza della strage di Via D’Amelio che si portò via Paolo Borsellino e la sua scorta, arriva la sentenza all’ergastolo per Mattia Messina Denaro. Fu uno dei mandanti.

Ricostruzione del volto di Denaro rilasciata dalla Polizia prima dell’arresto del boss (Facebook) GRAZIA MAGAZINE.IT

La Corte d’Assise d’Appello del tribunale di Caltanissetta ha confermato l’ergastolo in regime di 41 bis per Matteo Messina Denaro riguardo alle stragi mafiose del 1992 quelle che costarono la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte.

Il boss, che è già detenuto nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila dove sconta altri ergastoli, ha deciso ancora una volta di non mostrarsi in aula, ha lasciato però un bigliettino alla sua avvocata Adriana Vella complimentandosi perché “per quello che mi hanno detto è stata brava nell’arringa“. La legale, durante l’ultima udienza lo scorso 25 Maggio, aveva chiesto per il capomafia di Castelvetrano l’assoluzione dalle accuse in quanto all’epoca dei fatti non era ai vertici di Cosa Nostra e “non aveva partecipato alle riunioni deliberative sulle stragi” senza dare né adesione al piano né mettendo a disposizioni auto ed esplosivi.

Eppure non deve essere stato un caso che la sentenza della Corte di Caltanissetta sia stata deliberata giusto il 19 Luglio, nell’anniversario della strage di Via D’Amelio che costò la vita a Paolo Borsellino e ai cinque uomini della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.

Per i giudici non ci sono dubbi: Matteo Messina Denaro è uno dei mandanti delle stragi del ’92

Matteo Messina Denaro il giorno dell’arresto (Facebook) GRAZIA MAGAZINE.IT

Pare emblematico oggi ricordare che lo scorso 16 Gennaio, giorno della cattura del boss, comparve un bigliettino sulla lapide di Giovanni Falcone con la dicitura “Ce l’abbiamo fatta Giovà… dopo 30 anni“, un po’ a garanzia del fatto che dopo 3 decenni era stato messo a posto un tassello importante non solo nella lotta alla mafia, ma anche alla vicenda delle stragi a cui, lo ricordiamo, non si è arrivati ad una verità definitiva. E dei tanti capi di accusa a cui il boss è stato chiamato a rispondere -anche se ripetutamente condannato in altri processi- sembrava scontato l’arrivo anche di questa sentenza.

E così è stato, una conferma di condanna, dopo la sentenza di ergastolo in primo grado proprio per le stragi, che arriva nel giorni del 31esimo anniversario della strage.

Matteo Messina Denaro (Facebook) GRAZIA MAGAZINE.IT

Il boss resta in carcere e l’ergastolo di ieri si aggiunge ai agli che lo vedono già condannato in via definitiva.

Anna Peluso

Nata all'ombra del Vesuvio è laureata in Comunicazione a Salerno ed Editoria e Giornalismo alla Sapienza. La scrittura la passione più grande, ma segue anche tante serie tv e lo sport, soprattutto il nuoto che pratica fin da piccola e continua ora nella categoria master.

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