Matteo Di Pietro, sono stati confermati i domiciliari per il famoso youtuber italiano: prima dello schianto viaggiava a 124 km/h. I dettagli della vicenda
Sono passate all’incirca due settimane dal terribile incidente di Casal Palocco a Roma: durante lo schianto tra un SUV Lamborghini – guidato dallo youtuber Matteo Di Pietro – e una Smart con a bordo una mamma e due bambini, ha perso la vita il piccolo Manuel di appena 5 anni. Un tragedia nel cuore della Capitale che ha sconvolto l’opinione pubblica e gettato luci e ombre sul mondo dei social.
Secondo quanto emerso, il gip ha predisposto due importanti perizie: la prima per analizzare i rilievi stradali, al fine di evidenziare la dinamica dell’incidente. In tal proposito sono emersi dati molto rilevanti. Una seconda perizia, invece, resa necessaria per valutare lo stato psicofisico del ragazzo al volante: l’esito del primo tossicologico e è risultato positivo.
Matteo Di Pietro, il gip conferma i domiciliari: emergono nuovi dettagli sul caso
Sono stati giorni davvero molto complessi, dove sono trapelate anche molteplici notizie false: tra queste una presunta fuga di Di Pietro in Spagna. Notizia subitamente smentita dall’avvocato della famiglia dello youtuber. Sono stati predisposti e confermati gli arresti domiciliari: su di lui pende l’accusa di omicidio stradale e di lesioni aggravate. Si teme infatti che il ragazzo possa commettere reati simili. Fondamentale anche una verifica degli smartphone per verificare la presenza di video compromettenti.
Dalle carte del giudice Gerardi iniziano ad emergere dettagli molto importanti sull’incidente di Casal Palocco: sembrerebbe infatti che il ragazzo abbia scelto di noleggiare una macchina di cilindrata così importante al fine di spettacolarizzare l’evento e di attirare l’attenzione dei giovani follower sul canale YouTube, TheBorderline. Dai rilievi emerso che viaggiasse ad una velocità di 124 km/h prima di incrociare sul suo cammino la smart con all’interno il piccolo Manuel.
Inoltre, secondo la ricostruzione, gli amici all’interno della Lamborghini avevano più volte invitato Matteo a ridurre la velocità. Secondo i dati del GPS, con molta probabilità, all’inizio il veicolo viaggiava a 145 km/h. Dopo essersi fermato, ha ripreso la marcia in maniera repentina: in 10 secondi la Lamborghini è riuscita a percorrere da 0 km/h a 124 km/h. Fondamentale anche la testimonianza dell’autista dell’autobus, il quale conferma che la donna al volante della smart avesse inserito la freccia prima di svoltare.
Lo youtuber – cui sono stati confermati per necessità gli arresti domiciliari – sarà ascoltato nuovamente dal gip martedì 27 giugno fornendo la sua versione dei fatti e la sua verità.