Una lunga intervista e un servizio fotografico in cui si mostra più radiosa che mai. Luisa Ranieri si prende la scena e si racconta.
Un’attrice che non ha bisogno di presentazioni, ma soprattutto una professionista amata dagli addetti ai lavori e dal pubblico che da anni la segue: Luisa Ranieri, 49 anni, ha una carriera infinita che si divide tra piccolo e grande schermo – che l’ha portata fino al red carpet più ambito di tutti, quello degli Oscar a cui ha partecipato grazie al film È stata la mano di Dio di Sorrentino. Poi c’è il teatro, amore che attrici e attori del suo calibro non possono non avere.
Di lei si sa quello che il gossip e i paparazzi riescono a carpire: un marito, l’attore e regista Luca Zingaretti conosciuto sul seti di Cefalonia nel 2005, e due figlie. Ma della Luisa Ranieri giovane napoletana che si fa strada nel mondo si sa solo quello che lei vuole raccontare. Lo ha fatto nella nuova intervista rilasciata a Grazia, in cui si prende la scena e anche la copertina della rivista.
Intervistata dalla scrittrice Camilla Baresani, Luisa Ranieri, amatissima dai suoi fan e follower, racconta dell’ultimo film in uscita in questo autunno e per il quale è stata diretta da Ferzan Ozpetek, ma anche del momento difficile vissuto sul set di È stata la mano di Dio e della scena di semi nudo che l’ha messa in difficoltà, e di come nei giorni precedenti al ciack sia stato il marito a farle capire “che poteva permetterselo“.
Ma tra uno scatto e l’altro, in cui si mostra divertita e giocosa, ha avuto anche l’opportunità di parlare della sua Napoli, della famiglia e del rapporto con la moda: “Ho sempre avuto un mio gusto, che esulava dalla moda del momento: la seguivo, interpretandola a modo mio. E poi mia madre ci teneva, non l’ho mai vista con una cosa volgare, e la nonna materna era elegantissima“.
Si cuciva da sola i vestiti, in particolare gonne a quadri con le pieghe, Luisa Ranieri che a scuola dalle suore faceva anche l’ora di faccende domestiche ed è lì che ha imparato a rammendare, cucire all’uncinetto e ad usare i modelli. Infine, uno spunto sulla maturità acquisita anche grazie all’età e all’esperienza e soprattutto alla capacità di riuscire a volersi bene.