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Leggere in un luogo rumoroso è controproducente: lo rivela uno studio

Leggere in un luogo rumoroso è davvero controproducente: lo rivela un recente studio. Tutti i particolari della ricerca

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Sono davvero innumerevoli i benefici della lettura, proprio perché è in grado di sviluppare e di arricchire il proprio bagaglio personale di conoscenza. Nello specifico, non solo riusciamo ad acquisire nuove competenze utili, ma stimola in maniera concreta il nostro pensiero critico. Riusciamo così ad analizzare e a riflettere su ciò che stiamo leggendo, valutando non solo la proposta, ma anche acquisendo una maggiore consapevolezza rispetto al mondo circostante.

Leggere ci consente, inoltre, di viaggiare con la fantasia e di lasciarci trasportare in quelle che sono state storie eventualmente lontane da noi. Viene anche considerata un’attività particolarmente rilassante, un hobby che ci permette di svagarci e persino di allontanare lo stress di tutti i giorni. Recenti studi hanno, però, confermato che leggere in un ambiente molto rumoroso risulta essere controproducente.

Leggere quando si è in un luogo molto rumoroso è controproducente: il motivo

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Ci siamo lasciati in precedenza con l’elencare alcuni degli aspetti più importanti della lettura: questi possono riguardare non solo l’apprendimento, il migliorare il nostro vocabolario, la valutazione del pensiero critico e analitico, ma anche la possibilità di viaggiare con la fantasia comprendendo al meglio esperienze e personaggi. Occorre adesso valutare anche il rovescio della medaglia e mi riferisco al leggere in ambienti molto rumorosi. Cosa può comportare?

Sarà capitato sicuramente molto spesso di ritrovarci a leggere in una sala studio, così come in un bar. Evitare i rumori di sottofondo è pressoché impossibile. A questo punto, ci si chiede cosa accade al nostro cervello quando siamo influenzati anche dalle chiacchiere o dal ronzio del traffico, ad esempio. Nulla di grave, ovviamente, ma in tal senso sono state condotte molteplici ricerche da parte degli studiosi della National Research University.

I ricercatori hanno evidenziato che i rumori possono alterare l’aspetto della fluidità della lettura. Il nostro cervello, dunque, tende ad essere più attratto dal rumore, prestando particolare attenzione di più al significato di una sola parola piuttosto che all’intera frase. Gli studi hanno anche evidenziato che i rumori uditivi fanno sì che le persone impieghino più tempo ad individuare una frase chiave nella lettura; mentre per quel che riguarda l’aspetto visivo, la comprensione è rimasta inalterata ed è solo aumentata la velocità con cui si legge.

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In entrambi i casi, in parallelo, non sono stati riscontrati problemi per quel che riguarda l’apprendimento, tantomeno la comprensione del periodo da leggere.

Magda Cirignano

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Magda Cirignano