Selvaggia Lucarelli dice la sua sul “caso” di Zhanna Samsonova, l’influencer morta di stenti in Malesia lo scorso Luglio. La giornalista e opinionista si scaglia contro i colleghi della stampa.
Negli ultimi giorni sta tenendo banco in Italia la storia di Zhanna Samsonoa, influecer di origine russa morta in Malesia lo scorso 21 Luglio a seguito di una infezione. Un caso che sta facendo discutere non tanto per la morte in sé della giovane, quanto invece per le modalità con cui la stampa italiana, ma anche straniera, sta raccontando la vicenda.
Zhanna era un’influencer vegana che condivideva sui social le sue ricette e idee di alimentazione basandosi su questo regime alimentare. Nell’ultimo periodo in Malesia, la ragazza ha ristretto ancora di più il suo regime, consumando solo frutti tropicali, il suo organismo si è così via via indebolito fino a portarla alla morte una volta sopraggiunta l’infezione. Questa è sommariamente la storia, il punto è che la stampa racconta di una ragazza morta perché vegana ed è contro questo tipo di narrazione che si è scagliata la giornalista Selvaggia Lucarelli.
“Questo modo di dare una notizia è disinformazione”, la Lucarelli sul caso della morte di Zhanna
Parla di vera e proprio disinformazione la Lucarelli riferendosi in particolare ai titoli delle varie testate web che hanno raccontato la storia di Zhanna: “Promuoveva uno stile di vita vegano ma non restrittivo” sottolinea la giornalista e allega foto della giovane intenta a mangiare un panino con hamburger vegano.
La risposta alla narrazione data dai giornali italiani avviene prima attraverso le stories su Instagram e poi attraverso un post sempre sul social delle immagini, ed è proprio attraverso le immagini di Zhanna, le foto che l’influencer stessa aveva condiviso sul social che prova a dare un altro racconto della sua storia.
Parla, ancora, di “semplificazioni sciocche” in riferimento agli appellativi dati alla donna, di cui si parla come una “vegana crudista morta di fame” a causa del suo regime alimentare. La Lucarelli prova a mettere in evidenza come, il vero problema di Zhenna Samsonova fosse il rapporto con il cibo e riporta le testimonianze della madre che racconta dell’infezione come causa di morte, ma anche del vicino che alla stampa aveva parlato di cure pregresse da cui era scappata.
Ricorda, infine, la Lucarelli che bisogna discernere tra diete vegane -in cui non si muore di fame o si mangiano solo semi- e i disturbi legati all’alimentazione, come l’anoressia di cui era affetta, secondo gli amici, Zhanna.