Incidente Pesaro, Sultan Ramadani guidava senza essere in possesso della patente: già denunciato 3 volte. Le novità sul caso
Un drammatico incidente stradale si è registrato a Pesaro lunedì 26 giugno: quella che doveva essere una serata in compagnia di alcuni amici, si è trasformata in un incubo per i familiari di Martina Mazza. La giovane trentaduenne è rimasta coinvolta in una terribile schianto dove ha perso la vita. La donna aveva pensato di uscire con qualche amico, lasciando il bambino a casa dei genitori che sono stati raggiunti dai carabinieri due ore dopo per comunicare quanto accaduto.
Quella di Martina è stata una storia molto difficile, perché la giovane madre aveva alle spalle un matrimonio non semplice: tanta la forza di volontà, tanto il desiderio di andare avanti e altrettanto l’aiuto incondizionato da parte della sorella – coinvolta nell’incidente e in lotta tra la vita e la morte – e dei genitori sempre al suo fianco. Ricostruiamo insieme quanto accaduto e esaminiamo la storia Sultan Ramadani responsabile dell’incidente.
L’incidente stradale avvenuto a Pesaro ha lasciato l’intera comunità sconvolta: perdono la vita Martina Mazza – madre 32 enne – e Sultan Ramadani piombatole addosso con la sua autovettura a circa 150 km/h. In queste ultime ore stanno emergendo preziosi dettagli volti a ricostruire la dinamica del terribile schianto: l’auto del ragazzo non si è fermata ad uno stop imposto dai carabinieri. Il ventisettenne, originario della Macedonia, fuggiva ad alta velocità perché non in possesso della patente di guida.
È emerso di essere stato in passato già denunciato tre volte e di conseguenza non avrebbe potuto essere al volante. Con il suo veicolo, una potente BMW, Sultan ha travolto la macchina di Martina. La prima denuncia risale al 2021, quando venne beccato in possesso di un documento falso, la seconda nel 2022 e l’ultima qualche mese fa – aprile del 2023. In entrambe le circostanze, Ramadani aveva tentato il tutto per tutto per fuggire dalle forze dell’ordine.
La macchina era stata precedentemente sequestrata e solo successivamente era stato predisposto il dissequestro da parte del giudice di Urbino perché il conducente era diverso dal proprietario del veicolo. Ad oggi preoccupano anche le condizioni della sorella di Martina e un amico presente nella BMW. Entrambi sono stati condotti in ospedale e sono in prognosi riservata. Lo schianto stato così forte da far ribaltare la 500 L.
Occorrerà attendere i prossimi sviluppi circa le condizioni di salute dei due superstiti del drammatico incidente di Pesaro.