Da ieri la Sicilia continua a bruciare. Gli incendi stanno invadendo le zone di Palermo fino all’aeroporto, le cui montagne circostanti sono state colpite dalle fiamme: ecco la situazione.
Se in questi ultimi giorni le cronache sono state invase dalle notizie preoccupanti provenienti dalla Grecia, l’Italia non sta vivendo una situazione migliore. Non si arresta l’ondata di calore record che in queste ore ha fatto schizzare il mercurio con punte di oltre i 40 gradi. Soltanto ieri la Sicilia ha toccato quasi i 46 gradi e oggi non si prospetta un miglioramento con cali di temperatura. I venti caldi e torridi continuano a soffiare sull’isola e stavolta a pagarne le spese è la città di Palermo. Promontori, colline e montagne bruciano per gli incendi che stanno devastando da ieri il capoluogo.
L’ultima notizia giunta poco dopo l’alba vede la chiusura dell’aeroporto Falcone Borsellino, in zona Punta Raisi colpita anch’essa dai roghi. Le montagne circostanti hanno fatto sì che le fiamme potessero arrivare anche allo scalo, che è stato così chiuso questa mattina cancellando 8 voli. Il ripristino dei voli dovrebbe avvenire nelle prossime ore, ma la situazione nell’hinterland palermitano non promette bene. Vediamo cosa è successo in queste 24 ore nel capoluogo siciliano e le zone interessate.
E’ stata una notte dura per la popolazione palermitana che ha dovuto far fronte ai roghi che si stanno susseguendo dalla giornata di ieri 24 luglio. Dalle ore 7.00 di questa mattina le notizie sono state battute a raffica una dietro l’altra avvisando i cittadini, i turisti e i viaggiatori delle conseguenze degli incendi. Oltre alla chiusura dell’aerostazione a Punta Raisi, anche l’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo è stata colpita dalle deflagrazioni ed il tratto è stato interrotto con deviazione obbligatoria in entrambe le direzioni. La Protezione Civile siciliana è al lavoro tramite i bollettini per monitorare la situazione con conseguenti provvedimenti.
Proprio per la vasta propagazione degli incendi, infatti, nel totale sono circa 1500 persone che sono state fatte evacuare proprio dalla Protezione Civile nelle zone limitrofe del palermitano. Solo ad Altofonte le evacuazioni sono state 700, a seguire anche San Martino Delle Scale e Pizzo Sella a Mondello hanno visto i cittadini lasciare le proprie abitazioni. Ed è proprio nella zona di San Martino delle Scale che ieri Rita Gaetana Pillitteri, una donna anziana di 88 anni, è morta a causa delle sue precarie condizioni di salute. Aveva la febbre alta, ma il pronto soccorso del 118 non è riuscito ad arrivare in tempo per l’incendio che ha lambito la zona intorno alla sua abitazione.
Anche il monte Inserra, che comprende i quartieri Tommaso Natale e San Lorenzo, e anche la zona di Monte Gallo sono stati lambiti dalle fiamme richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco, che in queste ultime ore stanno lavorando senza sosta per cercare di domare le fiamme che ormai stanno invadendo Palermo e il suo hinterland. Cinisi, comune che abbraccia la zona dell’aeroporto, è soltanto uno dei tanti che sono stati colpiti: Terrasini, Borgetto, Monreale e Cefalù sono quelli più colpiti. Ma anche a Partinico la situazione desta preoccupazione, tanto che circa 70 famiglie sono state fatte evacuare così come i pazienti della comunità psichiatrica Cristo Pantocratore e una ventina di boy scout. Nel lasciare la zona interessata, una persona è anche rimasta ferita. Palermo dunque oggi è nell’occhio del ciclone, con un continuo monitoraggio per i prossimi sviluppi della situazione incendi.
Il rischio incendi, però, sempre secondo quanto riporta la Protezione Civile Siciliana, è su tutta la Regione In particolare Trapani, Catania, Enna, Messina e Siracusa sono le altre città in cui l’allerta è alta.