Ferma la reazione della sorella di Giulia Tramontano: la sua versione sull’abbraccio con l’amante del compagno è diversa da quella dei social.
Da pochi giorni sta circolando sul web l’immagine, ripresa dalle telecamere di sorveglianza della zona, dell’ultimo incontro che Giulia Tramontano, la ragazza uccisa a maggio, ha avuto con l’amante del suo compagno omicida.
La povera Giulia è stata uccisa brutalmente con diverse coltellate, morendo insieme al suo bambino, il piccolo Thiago, che aveva in grembo.
Incinta di 7 mesi, la ragazza è stata aggredita dal suo compagno, in un delitto premeditato. Si è recentemente scoperto anche che Alessandro Impagnatiello aveva cercato di avvelenare lei e il bambino più volte nel corso dei mesi precedenti, con del veleno per topi.
La sorella di Giulia, Chiara Tramontano si dice indignata dell”interpretazione data dall’opinione pubblica in rete sull’abbraccio dato dall’amante di Impagnatiello a Giulia nell’incontro avuto poche prima dell’omicidio.
Quel pomeriggio infatti la ragazza, che aveva scoperto che il compagno aveva una relazione con un’altra, dopo averla contattata l’ha incontrata per avere dei chiarimenti e lì entrambe hanno scoperto di esser state ingannate.
L’incontro e l’abbraccio, ma per la sorella l’interpretazione è un’altra
L’amante infatti ha riferito di non essere al corrente prima che lui avesse una compagna e di averlo scoperto solo da poco tempo.
Le due ragazze nel loro incontro in un bar del centro di Milano hanno chiacchierato a lungo ricostruendo gli inganni che Impagnatiello aveva perpetrato verso entrambe.
Poi al momento di salutarsi, come immortalano le telecamere, l’amante abbraccia Giulia. Sui social si è parlato di solidarietà tra donne e di un abbraccio che sa quasi di amicizia.
Ma Chiara Tramontano non ci sta e sul suo profilo Instagram tuona contro quest’interpretazione. Ha detto di aver scelto di non rilasciare interviste perché il dolore va vissuto nell’intimità, ma vuole esternare il suo disappunto per questa versione che non condivide.
Nell’immagine si può notare che è una sola delle ragazze ad abbracciare l’altra. Giulia rimane con il braccio teso e non lo alza per ricambiare l’abbraccio.
Quindi non si tratta di una solidarietà condivisa, secondo la sorella della vittima. “La verità è che si sta cercando una morale inesistente nella tragedia che ha sconvolto le nostre vite“, scrive Chiara.
“La solidarietà è altro, ha diverse tempistiche ed è mossa dal bene“, sostiene e sottolinea che “mia sorella si è avvicinata al suo interlocutore con le braccia cadenti lungo il corpo, viene avvolta da un abbraccio che non ricambia. Giulia non abbraccia la donna che si è intrufolata in casa sua ricoprendo il ruolo dell’amante. E ciascuno di noi avrebbe fatto la stessa cosa“.
Lascia poi delle parole rivolte alla sorella in cui esprime tutto il suo dolore che in questi mesi è rimasto vivo e costante, insieme alla rabbia e al senso di ingiustizia che prova fortemente. Racconta il suo senso di mancanza per la sorella e la pace che non trova insieme con la sua intenzione di difendere in tutti i modi il suo ricordo.