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La Francia vieta l’abaya: le studentesse non potranno indossarlo

In Francia scatta il divieto di indossare l’abaya a scuola, le studentesse non potranno più farlo: i motivi della disposizione del ministro.

Im Francia il divieto alle studentesse di indossare l’abaya (Adobestock) GRAZIAMAGAZINE.IT

Il ministro dell’Istruzione francese Gabriel Attal ha annunciato l’entrata in vigore di un divieto: le studentesse nelle scuole non potranno più indossare l’abaya, l’abito tipico utilizzato nei paesi musulmani.

Il capo d’abbigliamento è la tunica che ricopre interamente il corpo lasciando scoperti viso e mani. Adesso le studentesse islamiche dovranno pensare ad un altro abbigliamento quando vanno a scuola.

Inevitabili le polemiche che ruotano sul concetto di laicità intepretato in modo molto radicale dal governo francese.

La scuola come “tempio della laicità” è stata la definizione data dal ministro francese e ora sarà il Consiglio di Stato a dover decidere se la regolamentazione voluta e promossa da Attal sia conforme alla legge in vigore.

Già in passato c’è stata la volontà di eliminare tutti i simboli religiosi appartenenti a qualsiasi confessione e sempre in nome della laicità.

La legge francese e la scuola “tempio della laicità”

Abaya, abito tipico musulmano (Adobestock) GRAZIAMAGAZINE.IT

Sarà da stabilire se l’abaya rientra o no tra i simboli religiosi o fa parte soltanto dell’ambito dell’abbigliamento tipico di un popolo.

Secondo il Consiglio francese del culto musulmano questo abito non è una prescrizione religiosa. Ma potrebbe rientrare tra le “manifestazioni ostensibili” di tale religione. Già nel 2021 c’era stata una precisazione che andava a riferirsi alla legge in materia.

In Francia infatti con una legge del 2004 è vietato indossare o portare qualsiasi simbolo religioso quando nelle scuole. Niente crocefissi o kippah, e neanche il velo islamico, niente che rimandi a nessuna confessione.

Nel 2021 infatti è stato sottolineato che anche “segni o tenute che non sono specificatamentee propriamente religiosi” possono rientrare nella proibizione “se portati per manifestare ostensibilmente l’appartenenza religiosa“.

Le polemiche riguardano una violazione di fatto, già in atto con la legge del 2004, della libertà di espressione e di professare la propria fede che passa anche dal portare e indossare simboli.

La nuova normativa dovrebbe prendere il via il prossimo lunedì se riceverà il placet definitivo dal Consiglio di Stato e adesso spetterà ai presidi farla rispettare. Il ministro Attal ha dichiarato che la prossima settimana incontrerà i direttori delle scuole e i presidi per aiutarli ad applicare questo divieto.

Per arginare il problema e placare le polemiche in Francia c’è chi propone il ritorno a scuola dell’uniforme in modo da eliminare alla radice queste questioni.

Abaya, abito tipico o simbolo religioso (Adobestock) GRAZIAMAGAZINE.IT

Secondo la nuova normativa se una studentessa si presenterà con l’abaya nell’edificio della scuola le dovrà esser vietato l’ingresso in classe. Il personale scolastico dovrà spiegare alle ragazze il senso della regola in un processo che il ministro chiama di “accoglienza”.

Romana Cordova

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Romana Cordova