Elisabetta Franchi e le polemiche su una frase. Tutto al vaglio degli inquirenti sulla sua azienda “over anta”.
Può una frase scatenare una guerra mediatica? Sembrerebbe di sì se rivolgiamo lo sguardo su Elisabetta Franchi. La bravissima stilista è arrivata alla gogna per via di una dichiarazione resa ufficiale un anno fa. Di certo la rinomata design di moda non intendeva offendere nessuno.
Ha parlato del suo rapporto con i suoi indipendenti rendendo il tutto molto chiaro ma controverso per le orecchie che ascoltavano. Una donna combattiva con un gran talento che si è fatta da sola e che ha realizzato una serie di sfilate e realizzato capi che hanno fatto la differenza.
Sobrietà, eleganza e gusto raffinato negli abiti che ha portato a maggior successo una splendida Belen Rodriguez. Tagli semplici, stoffe differenti e un gusto impeccabile e pressoché perfetto nella sartoria. La stilista si fida del suo entourage ma è scoppiato il finimondo.
“Quando metti una donna in una carica importante, non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni perché quella posizione è scoperta. E un imprenditore investe tempo, energia e danaro. Se viene a mancare è un problema…”.
Così iniziava il suo discorso dopo la domanda del giornalista su quale fosse la chiave del successo della sua azienda:
“Io oggi le donne le ho messe perché sono ‘anta’. Se dovevano sposarsi lo hanno già fatto, se dovevano avere figli, li hanno già fatti, se dovevano separarsi, hanno fatto anche quello… Per cui io le prendo che hanno fatto tutti e quattro i giri di boa. Sono al mio fianco h24″.
A prima vista c’era da renderle lode, perché è stata in grado di costituire un’impresa con in cui vi fosse un larga, indiscutibilmente ammirevole componente femminile. In parallelo, tuttavia, le sue parole hanno attirato la finanza per quell’h24 espresso con fin troppa nonchalance. Effettivamente, l’azienda va a gonfie vele e i numeri parlano di tante entrate.
Ciò è possibile perché Elisabetta Franchi farebbe fare delle ore extra ai suoi dipendenti? Fari puntati sulla sua attività e sui registri. Nel mese di giugno 2023, una volta effettuate le opportune indagini, il tribunale si esprimerà in merito alla controversa questione.
La stilista, dal canto suo, ha assicurato di non aver mai approfittato della condizione delle sue lavoratrici. Le donne che fino a poco prima erano solo mamme o casalinghe – lavoro non di certo meno faticoso – avrebbero ottenuto la possibilità di aggiungere una gratificazione a fine mese, e questo proprio in seguito all’assunzione da parte della Franchi.