Per quanti passi avanti si riescano a fare c’è ancora qualcosa che non va nel rapporto tra le donne e il mondo del lavoro.
Qualcuno lo chiama ancora tetto di cristallo ed è in effetti un’immagine che rende bene l’idea di come alle donne venga impedito in maniera subdola e non evidente di raggiungere gli stessi traguardi degli uomini. Un tetto di cristallo che si sta crepando e senando ma che ancora non si è del tutto frantumato. Eppure secondo un nuovo studio avere più donne, soprattutto nelle posizioni di comando, aiuterebbe di gran lunga nello sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Proprio qualche giorno fa Ernst & Young hanno pubblicato un nuovo rapporto stilato in base ai risultati ottenuti con un sondaggio. Un sondaggio che mostra come la percezione che le donne lavoratrici hanno del proprio posto di lavoro e in generale delle donne nei luoghi di lavoro è ancora una percezione secondo cui c’è poco spazio per il femminile sia in termini di posizioni di comando sia in termini di ascolto e di crescita personale. Molto interessante è per esempio notare come, rispetto al 2022, sia aumentato il numero di quelle donne che hanno dichiarato che nella propria azienda c’è una differenza di salario tra dipendenti maschi e dipendenti femmine.
Si è passati al 55%, con una crescita del 7%. Ed è anche in crescita il numero di quelle che sentono una differenza nelle opportunità che vengono date alle donne e agli uomini quando si parla di carriera con addirittura una crescita del 9%, che porta la percentuale al 61%. Tra i problemi maggiori che le donne che lavorano devono affrontare, e che soprattutto le donne che lavorano in posizioni di comando si trovano ad affrontare, c’è il dover trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro e poi in seconda battuta lo spazio sempre risicato che i colleghi e i dirigenti uomini lasciano alle donne.
Anche se ovviamente i dati del sondaggio Ernst & Young non sono quelli che tanti, e soprattutto tante, avrebbero voluto leggere sono da guardare come un bicchiere mezzo pieno. Perché il sondaggio si è concentrato sulla percezione che le donne hanno di ciò che succede sul proprio posto di lavoro. Il che significa che se crescono le donne che si rendono conto che c’è un gap salariale, che c’è una difficoltà nel fare carriera, che c’è una non credibilità agli occhi dei colleghi uomini soprattutto quando ci si occupa di argomenti e di settori che finora sono sempre stati visti come parco giochi esclusivo dei maschi significa anche che c’è più forte lo stimolo a voler fare qualcosa.
Anche se, ed è questo un altro dato importante che deve far riflettere, c’è un 68% di dirigenti uomini che ritiene che un equilibrio nel mondo del lavoro tra uomini e donne sarà raggiunto entro i prossimi 10 anni mentre invece solo il 32% delle donne ritiene che sia possibile e di contro c’è un 23% ormai convinto che la parità non si raggiungerà mai. Eppure tra le opinioni più solide c’è proprio quella secondo cui le imprese al femminile, create dalle donne o guidate dalle donne, possono essere un valore aggiunto. Un valore che però rischia di andare perso.