Se per questa estate avete scelto la montagna invece che il mare, ecco alcuni consigli su cosa fare in Trentino durante la bella stagione, con gli itinerari più belli ma meno conosciuti.
Secondo L’Osservatorio Turismo di Confcommercio il volume di affari circa le vacanze degli italiani si stima intorno ai 45 miliardi di euro. Dopo il boom delle vacanze di prossimità dello scorso anno, complici ancora le incertezze e le ristrettezze del Covid-19, gli italiani quest’anno si spostano e puntano a viaggi più lunghi o divisi in due parti. Nel 2022, inoltre, si è rimasti in Italia, mentre per l’estate del 2023 c’è una riscoperta delle mete estere; il podio comunque resta tutto italiano con prima meta preferita il mare, il 24%, seguito dalle città d’arte, scelte dal 15% dei connazionali, e la montagna che si assesta intorno all’11%.
Tra le mete di montagna più ambite e amate non può che esserci il Trentino Alto-Adige, noto soprattutto per le Dolomiti patrimonio protetto dall’UNESCO e per l’incantevole Lago di Braies in provincia di Bolzano che con le sue acque cristalline è una vera attrazione. Ma il Trentino non è fatto solo di queste due mete anzi. Ecco allora qualche consiglio su un’estate in Trentino fatta di itinerari e rifugi poco conosciuti.
La Val Daone; siamo alle porte del Parco Naturale Ademello Brenta, zona molto apprezzata soprattutto nel periodo invernale per le suggestive cascate ghiacciate, ma che meriterebbe di essere visitata anche in estate per i panorami incontaminati e selvaggi. Dal Lago di Malga Bissina a 1800 metri di altezza, si può partire per un percorso di trekking senza particolari pendenze e dopo 6 km di camminata arrivare al Rifugio Val di Fumo, sotto la cima del Carè alto.
Piana Rotaliana; per il piacere di camminare e non per arrivare ad una meta precisa, si può affrontare così il percorso che da Mezzocorona porta al rifugio di Malga Kraun a 1222 metri di altezza. Un percorso adatto anche alla famiglie, grazie alla funivia che permette di saltare la prima parte di cammino, quella più impervia. Una volta arrivati a 891 metri per i bambini è possibile fare una deviazione, affrontando il percorso “La Magia del Bosco” itinerario in cui si trovano sculture intagliate nel legno e che porta fino al monumentale abete bianco.
Altro itinerario poco conosciuto è quello che percorre l’Altopiano di Pinè tra la Val di Cembra e la Bassa Val di Fiemme. Si parte da Brugaso e si lascia la vettura, al termine della strada si finisce in Val di Spruggio, dopodiché si inizia un cammino di 3 ore e 700 metri di dislivello che portano al Rifugio Tonini, dal quale è possibile ammirare le cime delle Dolomiti del Brenta dall’altra parte della Valle.
Tra la Val di Cembra, la Valsugana e la Val di Fiemme c’è, infine, il Rifugio Cima d’Asta; qui si parla di 2473 metri di dislivello e il sentiero che porta al rifugio è considerato di media difficoltà, ma le 2 ore e mezza di cammino valgono la visione della vetta e del laghetto che caratterizzano questa zona.