Infezioni, batteri e germi sono tra i pericoli in cui possiamo incappare se non dedichiamo un’adeguata igiene alle nostre mani: ecco come fare per lavarle nel modo giusto.
Le mani non sono solo la parte del nostro corpo più esterna, ma anche quella che più utilizziamo costantemente in ogni azione quotidiana. Siamo abituati a toccare decine di superfici, tessuti, oggetti, persone che possono inevitabilmente trasmettere germi e batteri e procurare un contagio. Ne abbiamo avuto un esempio lampante in tempi recenti con la pandemia Covid-19, che ha posto l’esigenza di fare attenzione all’igiene delle mani lavandole continuamente o utilizzando dei specifici igienizzanti.
Che si tratti di un lavaggio di mani semplice o dell’utilizzo di un igienizzante, ci sono delle regole da rispettare per fare in modo che si ottenga il risultato sperato. Nel caso dell’epidemia Coronavirus, igienizzanti e antibatterici erano i nostri migliori amici: boccettine e flaconi si sono sprecati soprattutto nei mezzi di trasporto dove la trasmissione dei batteri viaggia più velocemente. Ma è anche vero che per ottenere un risultato efficace è necessario passarlo tra le mani almeno 20-30 secondi e soprattutto a mani asciutte, altrimenti sarà tutto inutile. E il lavaggio delle mani? Ecco il metodo corretto.
Il modo giusto per lavarsi le mani: come fare e cosa utilizzare
Per quanto il lavaggio delle mani possa sembrare un’operazione meccanica, in realtà richiede dei passaggi abbastanza rodati che devono essere effettuati in piena regola per ottenere l’effetto sperato. In particolare sul sito ufficiale del Ministero della Salute ci sono tutte le indicazioni utili, riducendo così la possibilità di far rimanere qualche residuo di germi patogeni sulle nostre mani. Infatti, non basta passare le mani sotto l’acqua corrente o semplicemente sfregarle, ma ciò che fa la differenza è l’utilizzo di un sapone.
Il sapone solido, solitamente il più utilizzato, è però anche quello meno raccomandato in quanto per contatto può assorbire residui di germi. Esposta all’aria, la saponetta è dunque meno indicata rispetto al sapone liquido che invece ha il suo apposito erogatore ed è chiuso, evitando ai batteri di proliferare. Basta mettere il sapone su entrambi i palmi delle mani e strofinare, non solo la parte interna dell’arto ma anche il dorso e lo spazio sotto le unghie, che in realtà è il luogo dove più facilmente si depositano i germi. Il tutto per quasi un minuto, dai 40 ai 60 secondi facendo in meno che il sapone penetri per tutta la mano. Dopodiché si passa alla fase successiva.
Erroneamente si pensa che la fase immediatamente seguente sia quella di asciugarsi le mani, e invece è la chiusura del rubinetto. In questo caso è sempre meglio non vanificare il lavoro fatto e utilizzare un braccio o il gomito per richiuderlo, o ancora meglio una salviettina igienizzante. E in ogni caso, andrebbe fatto dopo essersi asciugati le mani ma l’abitudine e la regola anti-spreco vuole che la maggior parte compia prima questa azione. E’ preferibile asciugarsi le mani con una carta usa e getta o con aria calda, ma nel proprio ambiente domestico anche un asciugamano sempre pulito va bene. Infine, è buona norma per evitare irritazioni della pelle utilizzare una crema idratante in grado di rendere la pelle nutrita e liscia.
Se dal 2020 queste norme sono state inculcate nella maggior parte della popolazione a causa del vento epidemico arrivato fino a noi, queste operazioni di buona igiene andrebbero compiute sempre. In particolare in estate, il sudore e il calore non sono nostri alleati e il lavaggio corretto delle mani è il primo passo per evitare contaminazioni.