Uno studio davvero allarmante, alcuni marchi famosissimi stano mettendo a rischio la tua salute
In questo momento più che mai, con l’arrivo dei primi freddi, godersi il piacere di un po’ di cioccolata è spesso desiderio comune, tuttavia uno studio appena portato avanti sta allarmando i consumatori di tutto il mondo. Già dallo scorso anno un’indagine di Consumare Report aveva portato alla luce pericolosi dosaggi di piombo e cadmio ritrovati in cioccolata e cacao di diversi marchi famosi, lo stesso laboratorio ha però ampliato l’indagine e quel che è emerso sembra essere ancora più sconcertante.
Godersi un po’ di cioccolato è sicuramente un piacere ma, dopo aver conosciuto i risultati degli studi portati avanti da Consumer Reports, senza dubbio di piacere ne avremo meno. Già lo scorso anno erano state analizzate le barrette, soprattutto quelle di fondente, di alcuni noti marchi tra cui figuravano anche Nestlè e Perugina, con il risultato poco incoraggiante si aver scoperto una contaminazione importante di questi prodotti, contenenti dosi di piombo e cadmio ancora ammesse dalla legge ma molto vicine al limite massimo consentito.
Questa rivelazione ha dato il via ad ulteriori studi e questa volta ad essere prese in esame non sono state solo le tavolette ma anche altri prodotti contenenti cioccolato come torte, merendine, barrette, cacao in polvere o miscele per dolci. I prodotti anche in questo caso erano tra i più comuni acquistabili nei supermercati, marchi come Lindt, Nestlè, Ghirardelli e Perugina non sono stati esclusi e ancora una volta i risultati sono stati preoccupanti.
La buona notizia è che nessun prodotto risultava contaminato da arsenico o mercurio, ma la cattiva è che per quel che riguarda cadmio e piombo ancora una volta i risultati non sono stati incoraggianti. Anche nei prodotti dolciari a base di cioccolato le dosi di questi metalli pesanti si avvicinavano spesso al limite massimo consentito dalla legge, un fattore preoccupante e che dovrebbe mettere in allarme soprattutto soggetti particolarmente a rischio come le donne in stato di gravidanza.
È il cacao l’indiziato speciale, così come il cioccolato fondente che ha dimostrato i livelli più alti di questi contaminanti. Purtroppo però anche gli altri prodotti a base di cioccolato non hanno dimostrato di essere esenti da contaminazione. A portare a casa i risultati peggiori è stata la tavoletta fondente al 85% di Perugina che superava del 539% i limiti massimi di piombo e cadmio considerati sicuri da Consumer Reports.
Stando a quanto evidenziato, per gli amanti del cioccolato fondente le notizie non sono troppo positive e, anche se non è il caso di rinunciare al nostro pezzetto di cioccolata al giorno, bisognerà fare attenzione a non esagerare. L’esposizione ai metalli pesanti, infatti, è in grado di danneggiare il cervello, soprattutto tra i più piccoli, causando ritardi nello sviluppo e problemi di apprendimento. Per quanto riguarda la loro salute, dunque, forse è meglio scegliere prodotti diversi, magari a base di cioccolato al latte e fare attenzione a non esagerare con le dosi per non sovraccaricare il loro delicato organismo con queste pericolose sostanze.