Chiusa l’indagine su Ilaria Maiorano: “Morta per una lunga agonia, poteva salvarsi”. I dettagli della triste vicenda
Si scrive un’altra pagina di cronaca legata al femminicidio: mi riferisco al caso di Ilaria Maiorano quarantunenne, madre di due bambini, ritrovata senza vita nella sua abitazione di Padiglione di Osimo lo scorso 11 ottobre. A compiere l’efferato delitto è stato il marito Tarik El Ghaddassi, 42 enne di origine tunisina agli arresti domiciliari per precedenti reati. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, imputata all’uomo anche l’aggravante della crudeltà.
Dopo l’esame autoptico è emerso che sulla donna sono stati rinvenuti molteplici segni di colluttazione: Ilaria ha provato il tutto per tutto per difendersi e sono state riportate innumerevoli fratture alle braccia, alle gambe e persino alle mani. Ad oggi l’indagine può dirsi chiusa: la procura a firmato i documenti proprio nei giorni scorsi. L’uomo è infatti accusato di omicidio volontario con aggravanti.
Ilaria Maiorano, uccisa dal marito per gelosia: chiusa l’indagine
È l’11 ottobre 2022 quando Ilaria Maiorano perde la vita all’interno della sua abitazione: molto probabilmente il tutto è avvenuto in seguito ad un litigio scatenato dalla gelosia. Futili motivi che hanno portato Tarik El Ghaddassi a scagliarsi violentemente contro la sua compagna: oltre l’omicidio volontario, pende su di lui l’aggravante della crudeltà. Inferte sul corpo della donna molteplici ferite. Lunga agonia, all’incirca dalle quattro alle sei ore, che l’ha portata poi alla morte. Se fosse intervenuto qualcuno, “avrebbe potuto salvarsi”.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la donna sarebbe morta tra le 3:00 e le 6:00 del mattino; il litigio è avvenuto intorno all’una di notte. L’uomo, che attualmente si trova nel carcere di Montacuto, si era inizialmente difeso, sostenendo che la moglie fosse “caduta dalle scale” durante lo scontro. Aveva ammesso che la compagna era riuscita ad alzarsi e ad andare a dormire in camera delle bambine: solo l’indomani mattina si sarebbe accorto che Ilaria era senza vita. In Procura, però, questa versione non è mai stata presa in considerazione.
Il movente di cotanta crudeltà è legato a problemi di gelosia nei confronti della donna; l’uomo si sarebbe avventato contro di lei in diverse zone della casa e utilizzando anche oggetti contundenti. Ilaria ha provato a reagire con tutte le sue forze, ma non è riuscita a difendersi da quella brutale malvagità. Come si menzionava in precedenza, Tarik è accusato di omicidio volontario con molteplici aggravanti tra cui quella di aver commesso un reato durante gli arresti domiciliari.
Ad oggi, le bambine sono in custodia presso una casa famiglia: tanto lo sgomento da parte dell’intera comunità, impallidita da tutta questa ferocia.