Per quanto tempo è possibile lasciare una bottiglia di vino aperta? Di seguito la risposta al tuo quesito!
Il vino rappresenta una delle più grandi eccellenze italiane. D’altro canto, sono notevoli le cantine distribuite sul nostro territorio e che producono vino di alto pregio.
L’alta qualità dell’oggetto in materia ci consente di esportarne una stragrande quantità: secondo alcune stime si sono superati i 5 milioni di ettolitri.
Dunque, il Bel Paese è uno dei maggiori produttori di vino al mondo, ad intaccare il primato c’è solo la Francia che, però, non è ancora riuscita a raggiungere il livello del Made in Italy.
Gli italiani sono grandi estimatori di vino, di media ne bevono un bicchiere al giorno, con un consumo annuale di circa 33 litri.
Proprio nello Stivale si festeggia una delle più importanti manifestazioni dedicata al mondo del vino. Stiamo parlando del Vinitaly: un salone internazionale con cadenza annuale che ha preso piede negli anni ’60 e si celebra ancora oggi, a Verona.
In molti amano sorseggiare un bicchiere di vino la sera durante il pasto e quindi non consumano l’intera bottiglia in una sola giornata a meno che non siano in compagnia e colgono no l’occasione per condividerla.
Per questa ragione, ci si ritrova spesso a doverla riporre in frigorifero (in questo articolo importanti consigli a riguardo), prima di riaprirla e consumarne un altro bicchiere.
Ma questa operazione per quanto tempo possiamo farla? C’è una data di scadenza?
Sono in molti a chiedersi se il vino si deteriora una volta aperto e la risposta è sì.
Bisogna prendere in considerazione il tipo di vino di cui stiamo parlando: se si tratta di un bianco, di un rosè o con le bollicine.
Per quanto riguarda i bianchi, che si sposano alla perfezione con il pesce o le carni bianche, possiamo consumarli entro 5 giorni dalla data di apertura.
Per i vini frizzanti e lo spumante, invece, non dovremmo andare oltre ai 2 giorni.
I vini rossi, indicati sopratutto per le carni rosse, non andrebbero lasciati aperti per più di 3 giorni consecutivi.
I rosè con una bassa gradazione alcolica, se conservati bene, possono resistere fino a un massimo di 7 giorni.
Ma perché il vino aperto si deteriora? Quando il liquido entra in contatto con l’ossigeno, vengono stimolati i tannini e quindi il processo di ossidazione che con il tempo causa il deperimento della qualità del vino trasformandolo in acido acetico.
Per rallentare l’ossidazione, si può travasare il vino aperto in una bottiglia di vetro più piccola poiché quella grande, se dimezzata, contiene una quantità maggiore di aria.
Importante è tenerlo lontano da luce e calore, la temperatura ideale per i vini bianchi è di 10-12°C mentre per quelli rossi di 12-15°C.
Tuttavia, per non consumare un vino sgradevole è importante prestare attenzione al colore e all’opacità. Se sono trascorsi troppi giorni dalla data in cui lo abbiamo aperto, per non incorrere in sprechi, possiamo utilizzarlo per arricchire le nostre ricette in cucina.