Bimba di 4 anni morta per diagnosi errata, abbassano il risarcimento perché è nato un altro figlio. I dettagli della vicenda
Una vera e propria tragedia quella registrata all’Ospedale Sant’Orsola: bimba di 4 anni viene a mancare a causa di una diagnosi errata da parte dei medici. Un lutto, un dolore quello della madre e dalla famiglia che non riesce a darsi pace. Queste le parole di Barbara, la mamma della piccola che ha detto “addio” alla sua bambina nell’ottobre 2020.
Errore fatale quello dei medici che scambiarono una occlusione intestinale per una gastroenterite. Attualmente sono nel registro degli indagati un pediatra, un chirurgo ed un radiologo che sono stati condannati per omicidio colposo in primo grado. Secondo quando espresso dalla procura, la piccola si è spenta per “omissione delle valutazioni” esposte.
Diagnosi errata, bimba di 4 anni morta nel 2020: abbassato il risarcimento vista la nascita del secondo figlio
Un dolore incommensurabile quello di Barbara che ancora non riesce a darsi pace. La sua bambina è scomparsa dopo un errore medico e “affrontare la sua assenza continua ad essere devastante”. Queste le sue parole. Previsto un risarcimento alla famiglia dopo quando accaduto. Risarcimento che, secondo l’Ospedale di San’Orsola dovrebbe essere inferiore in quanto bisogna considerare che la donna ha avuto un altro figlio.
Il motivo di questa scelta nasce dal fatto che Barbara si è sentita pronta psicologicamente per avere un altro bambino, ragion per cui il risarcimento in denaro dovrebbe essere valutato in base a questo aspetto. “Quindi il mio dolore e il mio risarcimento deve essere contenuto” – le parole della donna dopo quanto appreso che si è sentita quasi in dovere di doversi giustificare per aver messo al mondo il figlio.
Le dichiarazioni dei legali dell’ospedale hanno ferito nuovamente la donna la quale è apparsa particolarmente provata dall’accaduto. Dalle sue dichiarazioni emerge un forte senso di amarezza, specialmente per la volontà di strumentalizzare un minore. Un innocente. “Usare un bambino di un anno per dire che non devo aver sofferto più di tanto è gravemente irrispettoso”. Ecco quanto dichiarato.
Barbara ha voluto sottolineare che il dolore e il lutto non andranno mai via. Nonostante la nascita di un figlio, una gioia indiscussa, resta pur sempre una vita distrutta. Aver avuto la forza di mettere al mondo una nuova vita non pregiudica quanta sofferenza ci sia nel profondo.