La storia della straordinaria battaglia di Anna. La donna, affetta da un raro tumore genetico, è riuscita a portare avanti una gravidanza a rischio. Oggi è mamma della piccola Mya.
Una storia davvero commovente è avvenuta ad Avellino, precisamente presso la Clinica Malzoni, dove si è compiuto il miracolo della vita. La nascita di un bambino è sempre un evento carico di gioia e felicità per i neo genitori, la famiglia e gli amici che accolgono questo nuovo piccolo membro della società.
Tuttavia, non fa di certo notizia: nascono milioni di bambini quotidianamente in ogni parte del mondo. Eppure, la nascita della piccola Mya è stata diversa, al punto di guadagnarsi un posto privilegiato nel cuore e nei ricordi di chi ha assistito alla sua venuta al mondo.
Il motivo di tale straordinarietà riguarda la mamma della neonata, la signora Anna D’Urso, e le sue condizioni di salute. La donna ha 43 e ha dimostrato coraggio, determinazione ma soprattutto amore infinito nel voler dare alla luce la sua piccola bambina.
I nove mesi di una gravidanza che ha dovuto affrontare, infatti, sono stati pieni di ostacoli. Anna, purtroppo, sta combattendo una battaglia difficilissima e impegnativa contro una rara forma di tumore genetico. Per il suo corpo già debilitato, portare avanti una gestazione risultava essere uno stress troppo grande. Tuttavia, da vera guerriera e animata dalla forza di poter stringere presto tra le braccia la sua piccola, ha affrontato questa sfida con coraggio.
Ha partorito all’età di 43 anni. Mya è nata del peso due chilogrammi; è in buona salute. La sua nascita è frutto dell’impegno di specialisti dell‘Istituto Pascale di Napoli e la Clinica Malzoniche hanno seguito e preso a cuore la storia di Anna D’Urso. La donna ha seguito le direttive dell’oncologo Paolo Ascierto e del professore Stefano Mori, pianificando e monitorando la sua delicata condizione.
Anna ha affrontato un percorso difficile. Affetta, inoltre, da obesità, per raggiungere il suo traguardo e dare la vita a Mya, ha perso peso durante la gravidanza e ha superato con resilienza tutte le sfide che la sua delicata condizione le sottoponeva.
Il professor Carmine Malzoni, titolare della clinica, ha elogiato il coraggio della sua paziente ma anche la professionalità del team di medici che l’ha seguita con successo.