A sedici anni di distanza, si torna a parlare dell’omicidio di Meredith Kercher: nei giorni scorsi è stato stabilito che dovrà essere rifatto il processo ad Amanda Knox per calunnia.
Sono trascorsi 16 anni dall’omicidio di Meredith Kercher, studentessa inglese trovata morta nella sua abitazione di Perugia. La giovane, in Erasmus in Italia, fu trovata priva di vita il 2 novembre del 2007 nella casa in via della Pergola, dove viveva. Il caso passò alle cronache con il nome del “Delitto di Perugia”.
La giovane aveva preso in affitto quella casa condividendola con altre coinquiline, tra cui Amanda Knox. Quest’ultima, in un primo momento, venne indagata insieme al fidanzato dell’epoca, Raffaele Sollecito, per l’omicidio della studentessa inglese. Entrambi poi vennero assolti.
Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede furono indagati all’epoca dei fatti per l’omicidio della studentessa inglese. I due fidanzati vennero condannati in primo grado, ma poi furono assolti, dopo quattro anni di carcere, dalla Corte d’Appello, sentenza confermata anche dalla Cassazione. Rudy Guede, invece, fu condannato in via definitiva a 16 anni per concorso in omicidio e violenza sessuale.
Amanda Knox venne, però, condannata a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, suo datore di lavoro che aveva accusato durante le indagini. La Knox ha impugnato la sentenza relativa a quest’accusa e, nei giorni scorsi, la Cassazione ha accolto in parte il ricorso ordinando un nuovo processo.
Sono trascorsi 16 anni da quel terribile ritrovamento, ma l’Italia non ha mai dimenticato quel tragico giorno. Una vicenda che ha lasciato dubbi e zone d’ombra e che fa ancora molto discutere. Il delitto di Perugia ha varcato i confini del nostro Paese ed ha avuto un grosso impatto mediatico.
Amanda Knox è tornata, ormai da diversi anni, nella sua Seattle, città in cui è cresciuta, e ha voltato pagina dopo la vicenda giudiziaria che l’ha vista coinvolta. La donna ha continuato e ha concluso i suoi studi ed oggi lavora come scrittrice e giornalista.
In questi anni, grazie ad un libro da lei scritto, ha ripercorso gli anni in cui è stata in carcere in Italia. Il ricavato le è servito per affrontare le spese legali. Qualche anno fa si è sposata con Chris Robinson con cui condivide la passione per la scrittura, dal loro amore è nata una bambina e fra qualche mese verrà alla luce il secondogenito.
Da anni i due si fanno avanti per sostenere le vittime di errori giudiziari. Amanda Knox oggi è una donna libera, ma sostiene di portare addosso ancora il macigno di questa vicenda: “Resterò per sempre la ragazza che è stata accusata di omicidio”.