Pochi amici ma buoni, dice un detto. Pochi amici ma buoni, dice un detto. Ma quante amicizie dovremmo coltivare? La scienza dice un massimo di 5.
Pur non volendola considerare solo da un punto di vista romantico, possiamo pensare all’importanza dell’amicizia dal punto di vista sociologico e delle relazioni umane. Un’amicizia è parte essenziale della nostra vita, un sentimento e un rapporto di reciprocità in cui non c’è spazio per l’odio ma ci si aiuta sempre nei momenti di gioia e ancor più in quelli difficili e di dolore. È importante anche da un punto di vista relazionale, perché è solo dal confronto costruttivo con gli altri che possiamo creare e cambiare la nostra prospettiva sul mondo.
Ma quante amicizie bisognerebbe coltivare? Un recente studio cinese che il numero perfetto è 5, e tutto parte dall’età adolescenziale.
Dall’adolescenza all’età adulta, le amicizie si coltiva nel tempo
Quando parliamo di amicizia, soprattutto per la cosiddetta generazione Millenials, saltano alla mente le immagini di quel gruppo di amici che sul divano del Central Perk hanno costruito sogni e fatto progetti di vita, anche insieme. È indubbio che serie televisive come Friends prima e The big bang theory dopo abbiano influenzato intere generazioni sul concetto di amicizia e sull’importanza di crearsi una cerchia di pochi amici ma buoni, quelli insomma su cui si può sempre contare.
Gruppi ristretti che, secondo uno studio condotto dalla Fudan University in Cina, dovrebbero essere composti da 5 persone; un numero perfetto che soddisfa le nostre esigenze. In altre parole, secondo i ricercatori con una cerchia composta da 5 amici stretti e fidati si riesce a crescere bene, un numero maggiore di rapporti di questo tipo metterebbe sottopressione la nostra psiche; i rapporti cominciano ad essere superficiali e dilatarsi nel tempo.
Lo studio in questione parte dalla coltivazione delle amicizie che nascono dall’età adolescenziale, periodo della nostra vita particolarmente delicato e sensibile. È la fase di contrasto con i genitori e in cui il rapporto con i pari, chi sta vivendo la nostra stessa fase e quindi può capire i nostri stati d’animo si fa importante. Molte, se non tutte, le amicizie nate nel periodo adolescenziale se coltivate con costante da tutte le parti restano per tutta la vita.
Questo non vuol dire che abbiamo a disposizione solo questi anni per costruire amicizie vere, anche perché ricordiamoci che dal punto di vista psicologico l’adolescenza finisce intorno ai 25 anni. Il dato di fatto comunque è che nell’età adulta, tra lavoro e impegni vari, è più difficile avere il tempo e la voglia di conoscere persone nuove.