Le prime parole della prof accoltellata da un alunno: “Non me lo aspettavo”. Una triste testimonianza dopo un atto di violenza
Episodi di violenza, bullismo e minaccia nelle scuole stanno prendendo piede anche in Italia: questo preoccupante fenomeno è stato ed è tuttora presente specialmente negli Stati Uniti. Accendendo il telegiornale è capitato sicuramente di assistere alla notizia di ex studenti che hanno fatto irruzione nelle loro scuole con l’intento di compiere stragi indicibili. Fortuna vuole che nel nostro paese non sia mai successo con questa efferatezza.
Gli istituti scolastici dovrebbero essere considerati come un luogo sicuro non solo per gli studenti, ma anche per gli insegnanti che devono svolgere quotidianamente il loro lavoro. Sono coloro i quali si occupano di formare ed educare i nostri ragazzi: spesso e volentieri sono i primi ad essere vittima di bullismo. Ripercorriamo quanto accaduto nelle scorse ore ad Abbiategrasso, nella provincia di Milano, quando uno studente ha accoltellato la sua docente.
Professoressa accoltellata da un suo alunno. Le prime parole dopo i terribili fatti
Una notizia a dir poco drammatica e che vede l’ennesimo episodio di violenza nelle scuole. Il tutto è accaduto ad Abbiategrasso, provincia di Milano, quando un sedicenne è entrato a scuola con una pistola giocattolo. Il ragazzo ha minacciato inizialmente i suoi amici e compagni di classe, per poi passare alla sua insegnante. Ha colto di sorpresa la donna, che è stata brutalmente aggredita alle spalle.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la docente è riuscita a divincolarsi poco dopo l’accoltellamento al braccio. La professoressa è stata condotta poi in ospedale, dove ha subito un intervento chirurgico al polso volto alla ricostruzione dei tendini che erano stati recisi. Sei le coltellate sferrate in tutto e che hanno colpito la clavicola e la testa. Intervenuto a tal proposito il marito della vittima, che ha riportato le condizioni della moglie.
La docente ha raccontato quanto accaduto, sostenendo che sul momento non le era chiara la situazione, al punto tale che pensava fosse caduto qualcosa dal soffitto. Queste sono state le sue esatte parole. Il sedicenne dopo la minaccia si è seduto al suo banco posando la pistola giocattolo e il fendente. Non ha opposto resistenza all’arresto e su di lui pende un’accusa di tentato omicidio aggravato. Si è reso necessario il ricovero presso il reparto di neuropsichiatria adolescenziale dell’ospedale di Milano.
A tal riguardo si sono espressi anche i medici del reparto i quali sostengono che il sedicenne sia affetto da un disturbo paranoide che lo ha portato a scagliarsi contro la sua insegnante e i suoi amici.