Il terribile omicidio di Vera Schiopu, la ragazza di 25 anni uccisa dal fidanzato in Sicilia: si indaga sul movente.
Ennesimo doloroso femminicidio quello che vede vittima Vera Schiopu, ragazza di 25 anni di origine moldava che è stata trovata morta impiccata in un casolare di campagna tra Ramacca e Paternò in Sicilia.
Quello che all’apparenza poteva sembrare un suicidio, così come è stato segnalato da parte del fidanzato, in realtà si è rivelato essere un omicidio e per mano proprio del ragazzo con cui la giovane donna aveva una relazione.
Il suo compagno, con il quale conviveva, di 31 anni e di origine rumena, insieme ad un suo amico e connazionale dopo le prime indagini portate avanti dai carabinieri di Ramacca, sono stati entrambi arrestati con l’accusa di omicidio e concorso in omicidio.
Il corpo di Vera è stato ritrovato la notte del 19 agosto ed era stato proprio il ragazzo a chiamare le forze dell’ordine e a parlare di suicidio.
Si cerca il movente, le indagini proseguono
Da subito però le cose non tornano: la ragazza trovata impiccata ad una trave del soffitto presentava escoriazioni sul corpo incompatibili con il suicidio e anche altri indizi hanno portato gli inquirenti ad approfondire le indagini in un’altra direzione.
Anche alcuni elementi delle dichiarazioni dei due attuali indagati si sono rivelati discordanti, anche se l’amico aveva cercato di fornire un alibi al compagno della ragazza. È parso chiaro che i due avevano inscenato il suicidio, e che quindi c’è molto altro sotto.
L’autopsia disposta sul corpo di Vera servirà a comprendere a fondo la dinamica e a far luce sulle reali cause del decesso.
Non si hanno molte informazioni sulla ragazza, sul suo stile di vita e sulle frequentazioni che aveva, elementi che potrebbero contribuire a fornire un quadro che porti a chiarire cosa possa essere effettivamente successo.
Si cerca anche il movente del delitto, le indagini sono ancora in una fase iniziale e stanno procedendo. Tra Vera e il suo presunto killer, che si trova in stato di fermo, sembra non ci fossero all’apparenza particolari contrasti o liti.
I due erano conosciuti da poche persone e ritenuti molto riservati. Sul caso sta indagando la procura di Caltagirone e dopo l’autopsia ci saranno certamente nuovi elementi per poter chiarire meglio cosa ha portato a quello che a tutti gli effetti si presenta come un femminicidio.
La mente va ai femminicidi avvenuti negli ultimi tempi e che hanno avuto particolare risalto mediatico. Da quello di Giulia Tramontano la 28 enne incinta al 7° mese uccisa dal suo compagno e padre del bambino, all’omicidio di Sofia Castelli, accoltellata nel sonno dal fidanzato.