Impurità e imperfezioni della pelle sono il cruccio principale di chi vuole avere sempre un viso “effetto porcellana”. Ma se si seguono questi trucchi, si può dire addio ai punti neri.
Se molti anni fa le copertine delle riviste offrivano immagini di visi senza neanche un’imperfezione o un piccolo difetto degno di nota, oggigiorno ci sono i social e le varie strumentazioni tecnologiche a rendere la pelle a prova di critica. Quando si aveva un viso liscio e senza impurità si parlava di “viso da copertina”, nella società odierna si fa invece riferimento ai filtri social o al programma di modifica immagini Photoshop. Ma queste tecniche non sono le uniche in grado di garantire un risultato efficace.
Quando si parla di inestetismi o imperfezioni della pelle, si fa riferimento innanzitutto ad uno sfogo cutaneo dovuto da vari fattori. Principalmente, nel caso dei punti neri, la causa è un accumulo di sebo prodotto dalla nostra pelle che determina l’insorgenza di questi puntini visibili. Il sebo non è altro che un insieme di lipidi, ovvero di grassi, che vanno così a concentrarsi in alcuni punti cutanei e in particolare sulla pelle del viso. Solitamente il naso e le guance sono le zone più colpite, eppure ci sono delle regole da rispettare per contrastare questo fenomeno.
Sbarazzarsi dei punti neri in poche mosse: ecco come fare
Per quanto i punti neri siano prodotti da processi del tutto fisiologici, si può sempre correre ai ripari seguendo delle indicazioni ben precise. Il primo step che porta a dire bye bye ai punti neri è la pulizia del viso, ovvero la purificazione profonda del viso attraverso l’utilizzo del vapore e di creme specifiche. Una pelle idratata, illuminata, pulita e curata sarà il risultato che subito risalterà ai nostri occhi dopo aver effettuato una pulizia del viso, ma per ottenere un effetto top è sempre bene affidarsi ad un centro estetico o comunque ad un esperto nel campo. I metodi fai da te, in questo caso, possono solo concorrere ad ottenere l’effetto opposto.
L’altro passo è quello di utilizzare degli esfolianti enzimatici, dunque attraverso il processo del peeling enzimatico. Gli enzimi non sono altro che delle proteine in grado di favorire, in un senso o nell’altro, le reazioni e i processi delle nostre cellule. In quest’ottica, gli esfolianti enzimatici vanno così a rimuovere le cellule morte superficiali, ma la loro azione naturale non agisce in profondità. Mentre con il peeling chimico, attraverso ad esempio l’uso dell’acido salicilico ricavato dalla corteccia di salice, le cellule vengono districate andando più a fondo, andando a liberare il poro in maniera profonda. In entrambi i casi, i punti neri non saranno più visibili anche se la loro differente azione garantisce una stabilità diversa nel tempo.
Il terzo passo è quello che vede un metodo molto più pratico e domestico, ovvero dei cerotti per punti neri. Molte marche di cosmetici hanno lanciato sul mercato questo tipo di prodotto per assorbire l’accumulo di sebo, principalmente adatti per il naso, dove l’eccesso delle sostanze lipidiche affluisce in maniera maggiore. Per quanto possano dare un risultato dopo il loro utilizzo, la loro funzionalità è sempre ridotta alla metà rispetto a dei trattamenti più specifici. I cerottini, infatti, vengono bagnati con acqua e quando si induriscono nella loro rimozione, portiamo via anche le impurità. Ma va da sé che questo metodo non ha un’efficacia duratura.
Per dire addio ai punti neri, dunque, esistono dei metodi che possono garantire la riuscita. Ma è sempre bene tenere presente che affidarsi ad un esperto in grado di consigliarci al meglio in base alla nostra pelle e al problema specifico, aumenterà le probabilità dell’efficacia dei trattamenti contro i punti neri.