Tragedia a Voghera: 45enne uccide il figlioletto di un anno strangolandolo. Tempestivo intervento da parte delle forze dell’ordine
Una vera e propria tragedia quella che si è registrata lo scorso 14 luglio a Voghera in provincia di Pavia: la quarantaquattrenne Elisa Roveda è stata accusata di aver ucciso il suo bambino di un anno, strangolandolo. Stando alle prime ricostruzioni dei fatti, la donna soffriva di una forte depressione post-partum, al punto tale che i familiari avevano deciso a turno di farle compagnia e di non farla restare da sola con il bambino.
Secondo quanto emerso, Elisa sarebbe rimasta poco tempo in casa da sola: all’incirca un’oretta prima che arrivasse la telefonata della suocera – giunta in casa poco dopo. Purtroppo a potuto constatare solo l’amara scoperta, perché ha rinvenuto la donna che aveva già commesso il triste infanticidio. Tempestivo l’intervento da parte delle ambulanze e delle forze dell’ordine che non hanno potuto fare altro che constatare l’ora del decesso.
Voghera, donna di 45 anni uccide il figlio di un anno strangolandolo. I dettagli della tragedia
La depressione post-partum è una sintomatologia da non sottovalutare, poiché colpisce davvero moltissime donne subito dopo il parto: si stima all’incirca tra il 10% e il 15%. I sintomi possono variare e manifestarsi con tristezza persistente, difficoltà a dormire attacchi di panico e volontà di fare del male al bambino. Elisa ne soffriva già da diversi mesi, nonostante con il marito avessero desiderato da tempo un bambino.
Subito dopo la nascita, però, la donna è sprofondata in una forte depressione ed era seguita anche da uno psicologo, oltre che dalla famiglia che aveva scelto – a turno – di non lasciarla mai da sola con suo figlio. Tutti, infatti, speravano che primo poi la donna si sarebbe ripresa: nessuno avrebbe mai immaginato che quelle poche ore lasciata da sola si sarebbero rivelate fatali. Drammatica anche la testimonianza di alcuni parenti.
“Sono solo 170 passi” quelli che separano la casa di Elisa e Maurizio da quella dei genitori: il marito aveva immediatamente telefonato la madre avvisandola che la moglie era da sola in casa e la donna era pronta per raggiungere la ragazza. Si è resa conto che qualcosa non andava, subito dopo aver suonato il citofono perché nessuno le apriva. È stata proprio la nonna a trovarsi davanti il nipote senza vita.
Una vera e propria tragedia che ha lasciato la famiglia e la comunità di Voghera sgomenti: non riesce a darsi pace Maurizio il quale non avrebbe mai immaginato una simile disgrazia.