Che cos’è l’infezione da cibo contaminato e come si può intervenire. Tutto quello da sapere quando ci si sente male dopo aver mangiato cibo avariato.
L’infezione da cibo contaminato si contrae perché il gli alimenti contengono agenti patogeni, i batteri. La trasmissione della contaminazione può avvenire in diversi modi; il più comune è sicuramente l’ingerimento del cibo contaminato, ma può avvenire anche per contatto. È il caso della salmonella nelle uova che può contaminare gli utensili utilizzati per cucinare e che, in un modo o nell’altro possono arrivare a noi.
Altri batteri ancora, possono passare anche dall’acqua con la quale si lavano o sciacquano i cibi e così via. Per cui è sempre molto importante, nella fase di preparazione di qualsiasi tipo di ricetta, stare attenti all’igiene della cucina, degli utensili che si usano e ovviamente delle mani. Ma se, nonostante tutto, si contrae l’infezione come bisogna comportarsi e come la si può riconoscere? Scopriamolo!
Come si riconosce un’infezione da cibo contaminato e cosa fare nel caso
Non esiste una sola sindrome derivata da cibo contaminato; sono, infatti, circa 250 le infezioni determinate dal cibo contaminato e a seconda del batterio, parassita o virus i casi possono variare enormemente. Ci sono però dei sintomi che generalmente se compaio possono essere un campanello di allarme importante. Tra questi sicuramente vanno citati: la nausea, la diarrea, i crampi addominali e il vomito.
Per i motivi sopracitati il trattamento per le infezioni da cibo contaminato non è uno solo e non vale per tutti, ma è determinato dal tipo di infezione con cui si ha a che fare. La prima regola da seguire è, però, quella di mantenersi sempre ben idratati; beviamo, quindi, tanta acqua anche solo sorseggiando se tra i sintomi dovesse esserci il vomito.
È bene poi riprendere a mangiare in maniera graduale, optando per cibi facili da digerire come riso, patate, cereali e carni bianche. Per quanto riguarda i medicinali, i fermenti lattici possono aiutare in caso di diarrea, ma sono sconsigliati se si comincia a notare sangue nelle feci.
Infine, per il ricorso agli antibiotici, gli esperti si dividono: alcune ricercano mostrano come l’utilizzo di questa tipologia di farmaco sia controproducente per diverse tipologie di batteri e virus, mentre il contrasto ad alcune infezioni si basa proprio su di loro. In questi casi è sempre bene rivolgersi al proprio medico di base per capire prima la fonte del malessere e poi decidere la cura.