Il suggestivo paesaggio delle Alpi basterebbe da solo a far recare in massa i turisti, ma questo luogo nascosto lo rende ancora più speciale.
Ogni paesaggio del nostro Bel Paese ha una sua caratteristica e particolarità che lo rendono unico al mondo. Ogni giorno arrivano migliaia di turisti da ogni parte del mondo per visitare le bellezze italiane, eppure le Alpi detengono il primato per il loro panorama mozzafiato. Non tutti sanno, però, che oltre le montagne c’è di più.
Le Dolomiti, ovvero l’insieme dei gruppi montuosi delle Alpi orientali, sono infatti tra le mete più ambite per i suoi scorci incantevoli. Si possono ammirare non soltanto le bellezze della natura che il paesaggio montuoso può offrire, ma anche delle rarità ben nascoste che però rendono ancora più magico l’intero panorama alpino. Un esempio sono i laghi, che con il loro fascino attirano i visitatori in ogni momento dell’anno. Ma c’è un periodo in particolare, in un luogo unico, in cui trascorrere qualche giorno può davvero dare idea della magnificenza delle Dolomiti.
Il luogo magico delle Alpi: il lago di Carezza
Situato nella Val D’Ega, a poca distanza da Bergamo, il lago di Carezza emerge dalla vegetazione in tutto il suo splendore non soltanto per la sua bellezza rustica e romantica ma soprattutto per la colorazione dell’acqua. Infatti il lago di Carezza è conosciuto anche con il nome di “lago arcobaleno”, per un effetto ottico derivato proprio dalle sue sfumature di colorazione. Com’è intuibile, è uno dei luoghi più visitati e fotografati. In molti si avventurano nella natura alpina solo per scattare una foto dal vivo di un evento così suggestivo.
Ma ad attirare la curiosità dei turisti è anche la leggenda popolare che il lago di Carezza si porta dietro. Si narra infatti che una ninfa di nome Ondina abbia vissuto in questo specchio d’acqua e con i suoi canti incantava i viandanti. Il mago Masarè se ne innamorò all’istante e per conquistarla seguì il consiglio di una strega: fece comparire un arcobaleno tra i due monti. Ma dimenticò l’accorgimento più importante, ovvero quello di camuffare il suo aspetto. Così la ninfa osservò rapita l’arcobaleno ma appena notò l’aspetto sgraziato del mago si inabissò nelle acque del lago scomparendo per sempre. Il mago, distrutto, fece lo stesso con l’arcobaleno disseminando i colori nel lago in tanti piccoli pezzi dando la colorazione all’acqua.
Questa affascinante leggenda contribuisce così ad aumentare la fama del lago di Carezza, ma è anche vero che ha un suo aspetto negativo, ovvero non è balneabile. Le sue acque, essendo alimentate da sorgenti alpine, hanno delle temperature davvero molto fredde e non è possibile bagnarsi neanche nella calda stagione, seppure sia uno dei periodi in cui il luogo è più affollato per il clima più caldo. Ma il momento dell’anno migliore è senza dubbio l’inverno, quando i mercatini di Natale fanno capolino con le lucine e gli addobbi natalizi rendendo l’atmosfera magica.
Per poter passeggiare intorno al lago bisogna percorrere circa 3 km, per quanto sia in montagna è un percorso praticabile e senza dislivelli. Per questo, è piacevole visitarlo tutto l’anno ma nonostante le temperature più basse il periodo natalizio merita di essere vissuto in questo luogo.